Sono 69 i distretti industriali italiani che a fine 2000 hanno fatto registrare un valore aggiunto industriale superiore ai 500 milioni di euro. E di questi, 31 hanno superato il miliardo. E’ questa la classifica della Fondazione Edison sulla base dei recenti dati Istat sull’andamento del valore aggiunto totale e per macrosettori (agricoltura, industria, servizi) dei 784 Sistemi Locali del Lavoro (Sll) in cui è suddiviso il Paese.

La Fondazione Edison ha analizzato in particolare solo i 199 Sll che l’Istat considera Distretti industriali di Piccole e Medie Imprese (i cosiddetti Sll-Distretti), studiando la dinamica dell’andamento del loro valore aggiunto industriale dal 1996 al 2000. Nel 2000 questi 199 Sll-Distretti hanno generato un valore aggiunto industriale di circa 114 miliardi di euro, pari al 38% del valore aggiunto dell’intera industria nazionale, con un’occupazione distrettuale nell’industria pari a circa 2 milioni e 700 mila addetti (il 40% di quella dell’industria italiana nel suo complesso).

In una graduatoria stilata sulla base del valore aggiunto industriale pro capite, nel 2000 è risultato leader assoluto il Sassuolo, con 20.390 euro per abitante, davanti ad Arzignano (leader nella concia delle pelli), con 18.364 euro.