Esordio sui palcoscenici italiani per
Greta Scacchi, l’attrice italo-australiana nota per le sue interpretazioni cinematografiche con registi del calibro di James Ivory, Margaretha von Trotta, Alan J, Pskula . Debutta il 14 gennaio al Teatro Storchi di Modena in ”Altri tempi” di Harold Pinter, al fianco di Umberto Orsini e Valentina Sperlì.

La Scacchi e’ diretta da Roberto Ando’ con il quale ha gia’ lavorato nell’ultimo film del regista palermitano ”Sotto falso nome”, un thriller a carattere internazionale girato in diversi posti d’ Europa, di prossima uscita. Nella commedia di Pinter, che nel 1973 venne messa in scena a Roma da Luchino Visconti, impersona Kate, un ruolo gia’ affrontato dall’attrice in Australia.

”Altri tempi” e’ prodotto da Emilia Romagna Teatri con lo Stabile di Catania, e rappresenta per Ando’ un nuovo impegno pinteriano avendo gia’ messo in scena, con esito positivo, altri lavori di Pinter, fra i quali i due atti unici ”L’anniversario” e ”La stanza”.

La commedia e’ una delle migliori del commediografo inglese , scritta nel 1970 , poco prima di cominciare a lavorare alla riduzione filmica di ”Alla ricerca del tempo perduto” di Proust. Si tratta di una storia in cui Pinter e’ alle prese con il tempo perduto , rintracciato attraverso stralci della dimenticanza che riemergono . Viene messa a fuoco l’arbitrarieta’ del ricordo , tormentone che riaffiora in una stanza, spazio pinteriano per eccellenza, dove una coppia attende la visita di un’amica della giovinezza della moglie. Lui e’ curioso di conoscerla, curioso di un passato di cui sa poco.
Promette che sara’ vigile, vuole osservare le due donne insieme, capire la sua amata attraverso il riflesso dell’altra.
”Sono particolarmente emozionata – dice la Scacchi impegnata nelle ultime prove dello spettacolo – non ho problemi con la lingua italiana perche’ parlo italiano da sempre in famiglia, e per aver girato diversi film anche in Italia, Emozionata perche’ il teatro porta a contatto diretto con pubblici che non si conoscono e la cui reazione e’ sempre imprevedibile. Comunque recitare un testo di Pinter e’ un emozione di per se’, un onore che tutte le attrici vorrebbero avere, pertanto mi ritengo una privilegiata”.