Un clandestino senegalese di
32 anni, Diop Mamodou, è stato arrestato dai carabinieri di
Reggio Emilia per l’ omicidio dell’ecuadoriana Veronica Ruiz
Provano del Pilar, 20 anni, uccisa a coltellate il 19 gennaio
nel suo miniappartamento nel centro cittadino di Reggio Emilia,
dove si prostituiva.

Le indagini si erano subito indirizzate nel mondo dei
conoscenti e dei clienti della sudamericana. Le impronte
digitali dei sospetti si sono rivelate determinanti. I
carabinieri del Ris di Parma hanno stabilito che l’impronta
palmare lasciata sul letto della vittima dall’aggressore era
quella dell’amico senegalese, che dopo un lungo interrogatorio
é stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria in quanto
ritenuto autore dell’omicidio, nonostante il clandestino
respinga ogni addebito.

All’origine dell’assassinio ci sarebbe uno sfondo passionale,
poiché – secondo le indagini – l’omicida sarebbe stato più
volte respinto dalla ragazza. Probabilmente l’ennesimo rifiuto
ha scatenato il raptus omicida. L’aggressore – hanno ricostruito
i carabinieri – ha afferrato un coltello da cucina e si è
accanito sulla giovane ecuadoriana, alla quale ha squarciato la
gola. Prima di darsi alla fuga l’omicida ha sottratto alla
vittima 1.000 euro.

La scoperta del cadavere avvenne pochi minuti dopo il
delitto, quando un’amica di Veronica Ruiz, che abita al piano
sottostante nella casa di via dell’Abate, entrò nell’
appartamento aperto e vide la giovane in una pozza di sangue
accanto al letto.