Sono 9.000 i nuovi cittadini dell’Unione europea in Emilia-Romagna che quest’anno voteranno per la prima volta in Italia. “Diamo loro il benvenuto, per la costruzione di una Europa democratica”. Con questo slogan si chiude la lettera che l’assessore alle Politiche sociali della Regione, Gianluca Borghi, ha inviato nei giorni scorsi a tutti i sindaci dei Comuni dell’Emilia-Romagna.

“Il 13 giugno – dice il messaggio – si vota per il primo parlamento della Ue a 25 paesi, e dunque anche i cittadini dei 10 stati che dall’1 maggio aderiranno (Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Lituania, Estonia, Cipro, Malta), se presenti nel nostro Paese, possono decidere di votare in Italia per le elezioni europee”.

La circolare del ministero dell’Interno n.134/2003, disciplina il diritto di voto dei cittadini dei 10 Stati entranti (stimabili intono alle 9.000 presenze in Emilia-Romagna) che per la prima volta possono esercitarlo in Italia, registrandosi presso il Comune di residenza entro il 15.

Borghi si rivolge ai sindaci affinché questi cittadini, residenti nei comuni della regione, siano tempestivamente informati dell’opportunità di voto e possano esercitare questo loro diritto iscrivendosi nell’apposita lista elettorale aggiunta istituita in ogni Comune.