Supererà di poco i 4 miliardi di euro
il fatturato 2003 del distretto industriale della ceramica di
Sassuolo, principale centro di produzione del settore
del nostro Paese. Il dato, secondo una stima diffusa dal Centro
studi di Assopiastrelle, dovrebbe essere di poco inferiore
rispetto a quanto archiviato sia nel 2002 che nel 2001 (pari
rispettivamente a 4,25 e a 4,23 miliardi di euro).

Secondo le
stime dovrebbe essere cospicua anche la quota export, attestata
al 72%, stessa percentuale registrata nei 2 anni precedenti.

Asse portante del distretto, la cui ampiezza supera i 100
chilometri quadrati, sarebbero stati nello scorso anno circa 140
aziende e 21.100 addetti, i quali nell’insieme sarebbero
riusciti a produrre 475 milioni di metri quadri di prodotti
(erano 485,3 nel 2002), con una quota di mercato su base
nazionale pari a poco più dell’80%. Il volume delle materie
prime lavorate dall’intero distretto, informa ancora il Centro
studi di Assopiastrelle, è stato pari anche nello scorso anno a
8 milioni di tonnellate, allo stesso modo dei prodotti finiti.

Il dato relativo allo scorso anno, rende noto uno studio
redatto tra gli altri da Prometeia, mette in evidenza – pur di
fronte ad una contrazione della produzione, delle vendite totali
e dell’export – “la volontà dell’industria italiana delle
piastrelle di ceramica di ricercare un equilibrio tra la
salvaguardia dei volumi ed il recupero della
redditività”.