Il Consiglio comunale di lunedì, ha approvato con i voti di Ds, Udeur, Margherita, Modena a Colori, Forza Italia e con la sola astensione di Rifondazione Comunista un ordine del giorno firmato dal Presidente del Consiglio comunale per la Conferenza dei Capigruppo consiliari, un documento di indirizzi relativo al prossimo Accordo di programma tra Università di Modena e Reggio Emilia e Comune di Modena.

Il documento invita la Giunta comunale, l’Università e Arestud (l’Azienda per il diritto allo studio), nell’ambito delle rispettive competenze, “a intensificare la collaborazione al fine di integrare in maniera sempre crescente gli studenti universitari, in particolare gli studenti “fuori-sede”, nel contesto sociale e culturale cittadino; ad istituire un tavolo per il confronto e la concertazione delle politiche per il diritto allo studio universitario che, oltre alle istituzioni interessate, coinvolga – si legge nell’odg – i rappresentanti degli studenti; a individuare nuovi interventi in grado di accrescere la disponibilità di posti in residenze universitarie, collegi e alloggi privati per studenti fuori sede. In particolare, poi a intraprendere le misure idonee al fine di aumentare la presenza di residenze universitarie nel centro storico; oltre al positivo accordo per la trasformazione dell’Istituto San Filippo Neri, occorre individuare infatti nel centro cittadino i contenitori e gli spazi utili a soddisfare l’esigenza di nuove residenze universitarie e a superare, nel medio periodo, l’esigenza delle residenze di via delle Costellazioni; la destinazione a residenza universitaria del complesso Santa Chiara, nei tempi necessari a garantire agli attuali residenti alternative idonee e concertate, costituisce una prima importante risposta; a questa vanno aggiunte la previsione di residenza universitaria nel progetto di riqualificazione di piazza Matteotti e nel comparto della Manifattura Tabacchi”.

Nel documento si legge ancora poi che “bisogna perseguire una sempre più funzionale e razionale integrazione del sistema bibliotecario e del sistema museale cittadino con quelli universitari; creare sinergia tra il percorso Alma laurea e le diverse iniziative che sono assunte in tale contesto, sia dagli enti pubblici sia dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali: valutare ogni opportuna sinergia tra i due enti qualora l’Università assumesse iniziative di “Università telematica”, anche in relazione alle possibili ricadute sulla formazione continua per le imprese, sulle professioni e sull’attività medica; approfondire la collaborazione tra Comune ed Università in rapporto ai corsi di formazione riguardanti la pubblica amministrazione, incrementando le iniziative già in corso; individuare e sviluppare sinergie nel campo delle relazioni internazionali, coinvolgendo i diversi attori dello sviluppo, oltre al Comune nelle sue diverse strutture operative (Progetto Europa, Info-point Europa, relazioni internazionali, ecc.): favorire lo svolgimento di iniziative culturali aperte ai cittadini ed organizzate di comune accordo tra Comune, Università e le altre istituzioni culturali della città: potenziare e qualificare il ruolo dei centri servizi alle imprese e dei diversi laboratori di ricerca attivi sul territorio affinché sia assicurato il trasferimento della ricerca stessa alle piccole e medie imprese dell’area modenese nei suoi diversi settori produttivi. Infine – spiega ancora il documento – bisogna proseguire nel rapporto con la Fondazione Biagi, ed individuare forme di collaborazione tra l’Università, il Comune, la Regione e la Provincia, che valorizzino lo sbocco occupazionale nelle aree culturali e di ricerca teorica”.