Brutta sorpresa dal tabaccaio: un nuovo aumento è scattato infatti oggi per molte marche di sigarette che ora – dopo i rialzi scattati nell’ultimo mese
anche su altri pacchetti – ‘viaggiano’ quasi tutte oltre i 3 euro. L’aumento, per chi fuma almeno un pacchetto di sigarette al giorno da 3 euro, vuol dire una spesa annua a quota 1.095 euro, 73 euro cioè in più.


L’aumento medio segnato oggi dalle bionde è di circa 20 centesimi e coinvolge alcune marche molto note come ad esempio le Camel (da 2,80 a 3 euro), le Davidoff (arrivate a 3,50 euro)
o le Gauloises (ora a 2,90).

I precedenti aumenti erano scattati alla fine dello scorso mese: in particolare il 24 febbraio erano aumentate tra le altre le Marlboro (3,50 euro), le Merit (3,45), e le Diana (2,80) mentre il primo marzo aveva portato un’ondata di rincari che
aveva coinvolto tra l’altro le Ms (ora a 2,80 euro a pacchetto).

Insomma fumare sta diventando sempre più un lusso e se il vizio è grave e si consuma un pacchetto al giorno bisogna fare bene i calcoli con le proprie finanze. Nè può consolare l’idea che a fronte di aumenti consistenti alcuni decidano di smettere: parlando del mercato delle bionde gli esperti lo definiscono infatti ‘non elastico’ ovvero se i prezzi aumentano ci può
essere una brevissima contrazione del consumo che però in poco tempo torna quello di prima.

Facendo due conti nel portafoglio dei fumatori si scopre che, ad esempio, se si fumano sigarette da 2,80 euro a pacchetto e da oggi si subisce un aumento di 20 centesimi si devono sborsare in un anno la bellezza di 1.095 euro (prima erano 1.022), che tradotte in vecchie lire vogliono dire una spesa annua di tutto rispetto: 2 milioni 120 mila. Il rincaro annuo tra 2,80 e 3 euro
ammonta esattamente a 73 euro, che, sempre per i nostalgici della lira, vuol dire poco più di 140 mila lire in più l’anno.