Più del 30% dei bambini italiani sono allergici e il 15% ha l’asma. Il 10% della popolazione infantile soffre di dermatite atopica e una porzione
significativa ha altre condizioni da allergia respiratoria e manifestazioni gastrointestinali da allergia alimentare.


Il dato è stato reso noto in occasione del VI congresso nazionale della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica, in corso fino a sabato a Firenze. ”Attualità in allergologia e immunologia pediatrica’‘ il titolo del meeting, a cui domani parteciperà Baruch Blumberg,premio Nobel per la medicina, scopritore del virus B dell’epatite. Scopo del convegno, a cui partecipano 1400 pediatri, è quello di fornire un aggiornamento in un settore, spiega Maurizio De Martino, presidente del congresso insieme ad Alberto
Vierucci, entrambi professori universitari e primari
dell’ospedale pediatrico Meyer, ”che vede un continuo e talora tumultuoso divenire e approfondirsi delle conoscenze”.

Fra gli argomenti trattati anche quello dei cambiamenti climatici: all’aumento delle temperature sarebbe da attribuire
il prolungamento del periodo a rischio per le pollinosi. E poi l’incidenza dello stress piscofisico, gli inquinanti ambientali e la globalizzazione delle malattie infettive, a cui si correla l’importanza della vaccinazione. ”Sui media – ricorda De Martino – si finisce solo per parlare dei presunti effetti
collaterali delle vaccinazioni, dimenticando il loro ruolo nell’abbattimento della mortalità infantile nel mondo industrializzato. Vorrei ricordare che il vaccino contro l’epatite ha salvato 10 milioni di persone. In Italia, sempre grazie al vaccino, 5000 bambini ogni anno si sono salvati dalla polio paralitica. Bisognerebbe aggiungere nuove vaccinazioni contro la varicella e contro la meningite”.