Secondo l’8° Censimento dell’industria e dei servizi dell’Istat, i cui dati – raccolti nel 2001 – sono stati diffusi in questi giorni, aumentano in Emilia-Romagna imprese e i posti di lavoro.


Nella nostra regione risultano attive ben 389.231 imprese, di cui 110.824 che operano nell’industria, 104.626 nel commercio e 173.781 negli altri servizi. Sono invece 7.082 le istituzioni pubbliche (Comune, Provincia, Regione, Università pubblica, Autorità portuale, Camera di commercio, Ministero, ecc.) e 21.789 le organizzazioni nonprofit (tra associazioni, fondazioni, ong, volontariato, cooperative sociali, partiti politici, sindacati e altre organizzazioni).

Queste ‘unità locali’ – nome in base alla classificazione statistica – danno origine complessivamente a 1.758.343 posti di lavoro, di cui 1.507.637 nelle imprese, 211.300 nelle istituzioni pubbliche e 39.406 in quelle nonprofit.

L’Emilia-Romagna presenta così il valore più elevato tra le regioni italiane di lavoratori per 1000 abitanti: 441 in regione rispetto a 341 in Italia, e di addetti nelle imprese (378 in regione, 276 in Italia). Per quanto riguarda le attività giuridico-economiche, sono 360.325 le imprese in regione, 871 le istituzioni pubbliche e 19.654 le istituzioni nonprofit.

Rispetto all’ultimo censimento del 1991, l’aumento complessivo delle unità locali, sempre in base alla classificazione statistica, è del 17,1%, ovvero un segno più di 60.962 attività.
Questo aumento è dato dalla crescita delle imprese del 15,8% (53.104) e delle istituzioni nonprofit, che hanno avuto un’impennata del 96,4% (10.694 in termini assoluti), mentre risultano in flessione gli uffici delle istituzioni pubbliche del 28,6% (-2.836 in termini assoluti) .

L’aumento dei posti di lavoro nell’arco degli ultimi dieci anni è del 10,2%, pari a 162.732 unità, di cui 151.580 (11,2%) nelle imprese e 13.770 (53,7%) nelle istituzioni nonprofit. Risultano invece in lieve flessione gli addetti delle istituzioni pubbliche: meno 1,2% (2.618 in termini assoluti).
Nelle imprese giuridico-economiche l’aumento è del 17,6%, mentre risultano quasi quadruplicate le unità locali delle istituzioni.