In Italia ci sono poco più di 800 bambini che convivono con il virus dell’Aids. A partire dai
primi anni ’80, da quando cioè la malattia ha fatto la sua comparsa nel nostro paese, 6000 bimbi sono nati da mamme col virus Hiv, ma di essi 1500 hanno mantenuto l’infezione contraendola durante il parto o l’allattamento.


Questi i dati forniti al termine del Congresso Nazionale Società Italiana di Infettivologia Pediatrica.
Degli 800 bimbi che combattono quotidianamente l’infezione con le terapie, oltre la metà ha più di dieci anni; e anche se ogni anno sono circa 600 i nuovi nati da mamme sieropositive, i neonati col virus sono sempre meno grazie al miglioramento delle tecniche di prevenzione del contagio madre-figlio che hanno
portato l’incidenza di trasmissione dal 25-30% a meno del 2%.

E tra i bimbi sieropositivi che vivono oggi nel nostro paese ci sono anche molti bambini venuti dall’Africa già con il virus. Per i bimbi africani spesso le prospettive di salvezza nel loro paese sono bassissime mentre qui da noi grazie all’asstenza e alle cure possono ritrovare la speranza di
diventare adolescenti e adulti.

Nell’ambito delle modalità di somministrazione dei
trattamenti, ancora molto complicata per i bambini, l’obiettivo della ricerca è quello di trovare schemi terapeutici, a parità d’efficacia, sempre più semplici ed individualizzati in modo da migliorare al massimo la qualita’ di vita del singolo paziente.