“Le critiche all’avanzo di bilancio da parte delle minoranze sono quanto mai sbagliate e ingenerose soprattutto quest’anno”. E’ quanto scrive, in un comunicato, il Comune di Sassuolo. “Dopo un lavoro di riorganizzazione e assestamenti, il risultato è che, come già spiegato in precedenza, l’avanzo è stato ridotto rispetto al 2002, ed ammonta a circa 748mila euro, dei quali oltre la metà (405mila) generati da ammortamenti, che sono solo un giroconto contabile e non una minore spesa”.

“Significa che le capacità di impiegare il denaro raccolto con le tasse da parte del Comune sono altissime e che solo una minima parte del denaro raccolto finisce nell’avanzo. Il fatto che il Comune di Sassuolo sia in massima parte autofinanziato non deve far dimenticare che la ricerca, ogni anno, dell’equilibrio fra il mantenimento o miglioramento dei servizi erogati e i minori trasferimenti dallo stato, è un motivo di difficoltà. Ogni anno ci sono nuove voci di spesa che dipendono dal fatto che lo stato smette di finanziare certi servizi (negli ultimi tempi è successo con il personale scolastico per esempio)”.

“In un Comune come Sassuolo – prosegue il comunicato – si lavora, si produce e si raccolgono molti soldi in tasse per lo stato, di cui una minima parte ritorna. Dire che se riusciamo ad autofinanziarci lo stato fa bene a tagliarci i trasferimenti, come fa Caselli, significa anche che i Comuni virtuosi come il nostro devono avere meno di quelli che non sono capaci di gestirsi”.

“Infine – conclude – la tassazione del Comune di Sassuolo sui cittadini, nonostante tagli e minori avanzi, resta fra le più basse della provincia, con tariffe bloccate da tempo, Ici al minimo possibile e più volte abbassata ulteriormente quando la situazione lo ha consentito, addizionale Irpef mai applicata.
Il Comune di Sassuolo insomma è virtuoso sia nella raccolta delle tasse che nel loro impiego, nonostante l’aiuto da parte del governo centrale sia minimo, se non inesistente”.