E’ stato abbandonato nella notte di ieri
completamente nudo, sotto la pioggia battente, in un prato alla
prima periferia di Modena poco dopo essere venuto alla luce, ed
é ricoverato in gravissime condizioni, intubato e ventilato, in
terapia intensiva neonatologica al Policlinico. E’ il destino di
un maschietto trovato questa mattina, verso le 7, ancora con
cordone ombelicale e placenta in uno spicchio verde di fronte a
un condominio di via Wagner.

A scoprire il bebé è stato un uomo di 32 anni, addetto alle
pulizie: ha visto il corpicino adagiato sull’erba, a faccia in
giù, e ha subito pensato di coprirlo con il suo giaccone. “Poi
ha chiesto una coperta a una signora che abita nel palazzo, e
intanto è stato chiamato il 113”, ha spiegato una donna che
abita nel condominio. Il bebé è stato trasportato d’urgenza
all’ ospedale, dove gli sono state praticate le prime cure.
Il neonato aveva il battito cardiaco notevolmente rallentato,
respirava a fatica e la temperatura corporea era molto bassa.
Nato probabilmente due o tre ore prima del ritrovamento, ha
sofferto il freddo e l’umidità della notte ed era
particolarmente disidratato. E’ stato riscaldato e
immediatamente intubato, ventilato meccanicamente e posto in
terapia intensiva.

I medici del reparto di Neonatologia, diretto dal professor
Fabrizio Ferrari, si sono prodigati in tutti i modi per
assistere il piccino, al quale hanno dato il nome di Jacopo. Tra
gli accertamenti, anche un risonanza magnetica e un’ecografia
per verificare l’ipotesi di una sofferenza cerebrale. In
particolare, i risultati della risonanza avrebbero confermato
che il bebé ha sofferto per la permanenza al freddo, all’aperto
nel cuore della notte.


“Dal peso, 2 chili e 750 grammi, desumiamo che è un bimbo
nato a termine della gravidanza, o forse poche settimane prima
del termine. Occorre tuttavia capire cosa sia successo nelle ore
precedenti il ricovero”, ha spiegato il professor Ferrari. La
pelle del bimbo è bianca, ma questo – hanno aggiunto i sanitari
– non è indicativo: occorre attendere qualche ora, infatti,
prima che siano riconoscibili eventuali tratti somatici
collegabili a una razza o ad una provenienza geografica.
Ora occorre capire chi possa essere la madre, e se il luogo
del ritrovamento possa essere ricollegabile a lei. La polizia,
che confida anche nelle segnalazioni dei cittadini, si è
attivata con indagini a tutto campo, ma fino a sera senza esito.


Intanto il Comune di Modena ha allertato i servizi sociali e
si è messo a disposizione del Policlinico per ogni necessità
che possa riguardare il piccolo Jacopo. Il sindaco Giuliano
Barbolini si accerta costantemente delle condizioni del piccino
tenendosi in contatto con il direttore della Neonatologia:
“Siamo addolorati e con il fiato sospeso – ha detto Barbolini –
perché ci risulta che le condizioni siano molto critiche. Ma ci
auguriamo che anche in una situazione drammatica come questa
possa, alla fine, aprirsi uno spiraglio di luce e che la madre
si faccia viva”. In serata le condizioni di Jacopo erano
definite stazionarie, molto gravi.