La produzione industriale italiana in febbraio è aumentata dello 0,9% rispetto all’anno precedente ed è rimasta invariata rispetto a gennaio. Lo ha reso noto l’Istat precisando che la produzione corretta per giorni lavorativi ha segnato in febbraio una variazione tendenziale pari a +0,2%.

Il +0,9% registrato dalla produzione industriale in febbraio è il miglior risultato da aprile 2003,
che si era chiuso con un +1,8%. Secondo i tecnici dell’ Istituto Nazionale di Statistica, comunque, la variazione congiunturale nulla indica come ”la fase di ristagno della produzione continua”. Nei primi due mesi dell’anno la produzione industriale è diminuita dell’1% rispetto al primo bimestre
2003 (+0,1% il dato corretto per i giorni lavorativi).
Nell’illustrare i dati, inoltre, l’Istat ha sottolineato che i giorni lavorativi nel secondo mese dell’ anno sono stati 20 come in febbraio 2003.

L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha presentato, rispetto a febbraio 2003, un unico aumento tendenziale del 3,1% per i beni di consumo (+9,3% per i beni durevoli e +2,2% per i beni non durevoli). I beni strumentali ed intermedi hanno invece registrato cali
rispettivamente del 2% e dello 0,6%. Si assiste poi – spiega l’Istat – ad un rimbalzo dell’energia dopo alcuni mesi di discesa: il settore ha infatti segnato un aumento congiunturale dell’1,1% ed ha chiuso il primo bimestre dell’anno a +1,7%.

Rimane invece negativa la variazione tendenziale (-0,3%). A livello congiunturale, gli indici destagionalizzati dei
principali raggruppamenti di industria hanno fatto segnare un +0,2% per i beni intermedi, mentre diminuzioni sono state segnalate per i beni strumentali (-0,7%) e per i beni di consumo
(-0,5% di cui +0,3% per i beni durevoli e -0,1% per i non durevoli).