Dopo il calo del 2003 le imprese manifatturiere ed estrattive si attendono una nuova diminuzione degli investimenti nel 2004. Solo per il 2005 emergono segnali più favorevoli: l’anno prossimo, secondo la maggior parte del campione Isae, la spesa per beni strumentali dovrebbe tornare a crescere rispetto all’anno in corso.


L’inchiesta semestrale dell’Isae, rivolta alle sole imprese che hanno svolto attività di investimento nel triennio 2002-2004, segnala a consuntivo per il 2003 una diminuzione degli investimenti pari al 3,4% in termini nominali; il calo riguarda soprattutto le imprese di piccole e medie dimensioni, mentre la spesa delle grandi imprese è cresciuta di circa il 17%. Per l’anno i corso le imprese prevedono di ridurre ulteriormente la spesa di circa il 10%; il calo è più marcato per le piccole e medie imprese (meno 13%) mentre le grandi prevedono di ridurre la propria spesa del 7,6%. L’Isae segnale comunque che ad inizio anno le imprese del campione sono generalmente molto caute sulle prospettive del processo di accumulazione per l’anno in corso.

Indicazioni positive provengono dai dati sulla tendenza degli investimenti per il 2005: le imprese rivedono al rialzo le stime dell’autunno scorso e la maggioranza del campione si attende un aumento di spesa per beni capitali; il saldo della variabile sale cosi’ a 18, il valore più elevato tra quelli delle ultime nove rilevazioni. Quanto alla destinazione degli investimenti emerge che, adifferenza della precedente rilevazione dello scorso autunno, la maggior parte della spesa è rivoltà all’ampliamento della capacità produttiva (38%); seguono le spese per il rinnovo di impianti obsoleti (28%), quelle per razionalizzazione (25%), gli investimenti per la tutela dell’ambiente (7%) e altre destinazioni non specificate (5%).

L’analisi più dettagliata della composizione della spesa mostra inoltre nel 2004 una tendenza all’accelerazione dell’innovazione di processo e di prodotto: le imprese che affettueranno spese di razionalizzazione segnalano l’intenzione di investire soprattutto perintrodurre nuove tecniche produttive (57%); seguono gli investimenti per automatizzazione e meccanizzazione (47%) e quelli per economizzare energia (36%); le spese di ampliamento saranno destinate per il 68% del campione all’introduzione di nuovi prodotti. Per quanto gli investimenti ambientali, nel 2003 sono stati destinati alla protezione di suolo, acqua e aria; seguono il trattamento di rifiuti, la riduzione del rumore, la protezione della natura e del paesaggio. Sale infine nel 2003 la percentuale di quanti hanno fatto ricorso al leasing (52%).