A quasi due anni di distanza dall’ultima protesta, i magistrati italiani dell’Associazione nazionale magistrati, oggi tornano a scioperare contro al riforma dell’ordinamento giudiziario.

La protesta, decisa dalla Giunta esecutiva centrale dell’Anm, arriva al termine di un tentativo di dialogo fallito tra la magistratura associata e le forze di maggioranza sulla riforma della giustizia.

La decisione di scioperare contro una riforma che, secondo l’Anm, introduce una “separazione delle carriere strisciante” e non “risolve i mali e le inefficienze della giustizia” era stata adottata nel febbraio scorso a Venezia, in occasione dell’ultimo congresso dell’Anm ma era stata poi sospesa dopo segnali di “apertura” e di invito al dialogo arrivati da esponenti istitizionali e di governo. L’iter del ddl approvato dalla Commissione Giustizia non ha tuttavia soddisfatto le aspettative dei magistrati.