Dopo la salita che sembrava inarrestabile, per il ‘mattone’ è arrivata la discesa. Minima per le case, consistente per i negozi. E il dato è considerevole: visto che in Italia il mercato immobiliare non subiva frenate da un po’ di anni. Secondo i dati contenuti nel Rapporto 2003 realizzato dall’Agenzia del Territorio, il calo lo scorso anno è stato dell’1,1%.

Le transazioni sono scese da 1.624.954 nel 2002 a 1.607.011 rispetto all’aumento a due cifre (+14%) che si era registrato invece l’anno prima.

E l’indagine fotografa un mercato che va modificandosi in più settori: crolla il comparto commerciale, sostanzialmente tiene quello residenziale e aumenta – soprattutto nelle grandi città – il settore rappresentato dagli ‘altri’ immobili: box e posti auto, ma anche alberghi e pensioni.

Complessivamente il settore commerciale registra una riduzione delle compravendite in 78 province e di queste 19 registrano diminuzioni superiori al 20% (il crollo del mercato è localizzato tra Lombardia, Veneto e Emilia Romagna). La causa della minor compravendita di negozi si deve alla fine delle agevolazioni. L’abolizione dell’Invim e gli sgravi fiscali previsti dalla Tremonti-bis avevano fatto da traino nel 2002. Il mercato delle case residenziali invece sembra tenere con 762.085 transazioni nel 2003, eccetto per Roma dove le compravendite sono diminuite del 3,9%. Aumenta invece il numero delle abitazioni acquistate in provincia anche. L’incremento comunque non supera mai il 5%.

Ma sono i garage il vero investimento del mattone grazie anche alle norme nazionali e locali che incentivano la realizzazione di posti auto. Nel 2003 a Milano le compravendite di box sono cresciute del 15,3%. Bene anche Roma dove si segnala un incremento del 2,8%.