I militari del Comando Carabinieri
per la Sanita’ stanno eseguendo, in particolare, 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre obblighi di dimora nel comune di residenza con il divieto di accedere a palestre e a competizioni sportive e un divieto di dimora nel territorio italiano per un cittadino della Repubblica di San Marino.


I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Ravenna Corrado Schiaretti; l’indagine e’ stata coordinata dal Pm Cristina D’ Aniello. L’operazione, denominata ‘Anabolik’, ha portato anche a un centinaio di perquisizioni domiciliari e personali e ad altri 76 indagati nelle province di Ravenna, Forli’, Rimini, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Milano, Roma, Bari, Taranto, Brindisi, Cosenza, Cagliari e Sassari.

Un ‘buttafuori’ di Cervia (Ravenna) sarebbe al centro dell’ organizzazione criminale, che si e’ poi ramificata all’intera Emilia-Romagna, a San Marino e in vaste aree di Sardegna, Lazio, Puglia e Lombardia, con il reperimento e l’illecita commercializzazione di sostanze medicinali ad effetto anabolizzante o comunque incluse nelle liste dei farmaci il cui impiego e’ considerato doping ai sensi della legge 376/2000.

Inoltre l’organizzazione – secondo le indagini – si dedicava anche al reperimento per l’immissione in commercio dell’ efedrina, che fa parte dei cosiddetti ‘precursori’, sostanze suscettibili di impiego per la produzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, che possono essere commercializzate solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione ministeriale.


L’organizzazione, che aveva canali di approvvigionamento clandestini anche oltre i confini nazionali (in particolare Spagna e Grecia), provvedeva alla distribuzione delle sostanze avvalendosi in massima parte di persone legate agli ambienti sportivi e del body building, come rappresentanti di aziende o titolari di esercizi commerciali che operano nel settore degli integratori alimentari, gestori di palestre, istruttori di fitness e semplici frequentatori di palestre con l’hobby del body building, che venivano riforniti anche con spedizioni postali. L’attivita’ investigativa ha infatti coinvolto anche 10 palestre e 11 ditte che commerciano integratori alimentari.

Il principale indagato, secondo i carabinieri, avrebbe gestito e coordinato un’attivita’ di reperimento e distribuzione di anabolizzanti al di fuori dei canali leciti con un fatturato stimato tra i 250.000 e i 300.000 euro l’anno. I militari hanno sequestrato inoltre specialita’ dopanti per 13.000 euro, in gran parte steroidi anabolizzanti androgeni, ma anche stimolanti tra cui 60 compresse di efedrina, destinate ad alimentare il mercato nelle province di Cagliari, Piacenza e Reggio Emilia.


Piuttosto giovane, attorno ai 30 anni, l’eta’ media delle persone coinvolte; il piu’ ‘anziano’ ha 52 anni. L’inchiesta ha visto il coordinamento tra le Procure di Ravenna, Cagliari, Piacenza e Modena e la collaborazione dei Nas di Napoli e Milano. L’esecuzione dei provvedimenti ha impegnato oltre 300 militari dei Nas, con il supporto di altrettanti carabinieri dei comandi territoriali dell’Arma e l’impiego di piu’ di 200 mezzi.
Durante l’operazione e’ stata sequestrata anche una copiosa documentazione ritenuta ”interessante” dagli inquirenti.