Migliorano le condizioni delle tre persone ricoverate nel Policlinico di Modena con sintomi da intossicazione per botulino. In particole sono migliorate le condizioni della donna di 30 anni, originaria di Napoli e residente a Castelfranco Emilia che era stata ricoverata in condizioni preoccupanti nel reparto di malattie infettive dell’ospedale.

La donna aveva mangiato a pranzo, come gli altri intossicati, cime di rapa sott’olio confezionate da una ditta di Casapenna in provincia di Caserta, acquistata in un negozio di alimentari di Castelfranco Emilia. I carabineri hanno posto sotto sequestro la confezione sospetta ed anche i Nas di Parma hanno effettuato dei prelievi e faranno analisi per stabilire l’origine della tossinfezione. Si tratta infatti di capire se il botulino era presente nel prodotto o se invece il problema è sorto per un cattiva conservazione.

Intanto il Pm Miccolini ha aperto una inchiesta ed ha iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto il responsabile della ditta campana ed il titolare del negozio dove é stato venduto il prodotto. L’ausl di Modena aveva invitato i consumatori a non utilizzare il prodotto che nelle scorse settimane era stato venduto in grande quantità. Infatti su 50 pezzi presenti nel negozio ne erano stati vendute ben 42. Tuttavia nessun altro si é presentato negli ospedali denunciando i sintomi tipici del botulino (pupilla dilatata e respiro affannoso).