I Carabinieri della tenenza di Vignola e della compagnia di Sassuolo, al termine di indagini iniziate qualche mese fa, hanno bloccato un traffico di stupefacenti nella zona di Vignola, con il sequestro di 500 pasticche di ecstasy, 100 grammi di cocaina, 200 grammi di hascisc, e dosi di metadone.

Cinque le persone finite in carcere nei confronti di una sesta persona, che si trovava già nella casa circondariale di Sant’Anna, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dal Pm Niccolini.
Gli arrestati sono tutti residenti nei Comuni della zona: M.S., 20 anni, G.C., 19 anni, e A.G., 26 anni, di Vignola, L.D., 43 anni e A.B., 37 anni, di Spilamberto, e un nordafricano, E. A., 22 anni, abitante a Savignano.

Cinque di loro sono ritenuti responsabili di spaccio di stupefacenti in concorso, due del reato di danneggiamento.
Infatti, lo scorso aprile, nel pieno dell’attività investigativa, venne incendiata l’auto di uno dei carabineri impegnati nelle indagini. In un cassonetto vicino venne recuperata una tanica di liquido infiammabile: le impronte rilevate dai Ris di Parma sul contenitore hanno condotto agli esecutori materiali dell’incendio, due degli arrestati (M.S. e il magrebino E.A.).

L’incendio dell’auto era evidentemente un atto intimidatorio nei confronti dei militari che stavano stringendo il cerchio attorno al gruppo di spacciatori.
Le indagini dei carabinieri erano state avviate a seguito delle segnalazioni di alcuni genitori vignolesi, preoccupati per il diffondersi dello spaccio di droga fra i giovani.