I prezzi della
benzina continuano a correre e alla vigilia del grande esodo del
prossimo weekend il carburante si porta – nei distributori di
molte autostrade italiane – a toccare nuovi record storici:
quasi 1,175 euro cioé al litro, pari a circa 2.300 vecchie
lire.

E se autostrade e tangenziali spiccano, nei listini delle
compagnie, per i maggiori prezzi sulle grandi reti viarie
nazionali, la situazione caro-pieno diventa ancora più pesante
in alcune aree del paese, spesso mete dei vacanzieri. A
cominciare dalle isole minori – in virtù dei differenziali
previsti per le difficoltà degli approvvigionamenti – dove i
prezzi sono a livelli mai toccati prima: oltre i 1,181 euro.
Così come in Campania dove, a seguito della maggiorazione
delle accise decisa a livello regionale, per un litro di super,
in autostrada, si supera quota 1,2 euro. Vale a dire ben oltre
le 2.300 lire per chi non ha ancora memorizzato la misura di
grandezza della nuova moneta. E, sempre nella regione
partenopea, si registra nelle isole minori un costo al litro che
supera i 1,212 euro al litro: 2.346 lire per l’esattezza.
Con il risultato che, solo negli ultimi 7 mesi, dall’inizio
cioé dell’anno ad oggi, per un pieno di un auto di media
cilindrata gli automobilisti italiani arrivano a dover pagare
fino a 15 mila lire in più: quasi 8 euro di aggravio.
A spingere all’insù la colonnina dei prezzi dei
distributori gioca l’andamento del greggio sui mercati
internazionali che, da tempo, viaggia ormai strutturalmente
sopra i 40 dollari al barile. E a compensare l’impatto sui
prezzi alla pompa dei prodotti non è servito neanche
l’apprezzamento dell’euro sul dollaro registrato nell’ultimo
anno, senza il quale comunque i prezzi dei carburanti sarebbero
ben più salati rispetto agli attuali livelli record.


Ma, oltre all’impennata dell’oro nero sulle piazze
internazionali, nel caso della benzina e degli altri prodotti da
autotrazione gioca anche un altro elemento. Il rialzo del prezzo
dei prodotti lavorati sulle piazze mondiale (il Platt’s quella
di riferimento europeo) da tempo registra infatti nuovi record
legati anche ad un timore degli operatori per una carenza
strutturale nel sistema di raffinazione a fronte di una domanda
attesa in crescita nel prossimo futuro.
Tornando al caro-pieno, sul banco degli imputati a pesare sul
budget delle vacanze 2004 degli italiani in viaggio in auto, non
c’é comunque solo la benzina. Anche sul fronte del gasolio i
rincari infatti sono consistenti, con un litro di carburante che
viaggia ormai spedito verso quota un euro.