Tappetino alzato, cassetta postale stracolma, il contatore elettrico a vista che rimane fermo. Tutti chiari indizi che la casa è momentaneamente disabitata e quindi obiettivo facile del classico topo d’appartamento estivo.

Per sapere, quindi, come rendere a prova di ladro il proprio domicilio in caso di partenza arriva l’operazione casa-sicura di Confedilizia, un decalogo con tutti i consigli da seguire ma anche un test di autovalutazione sul livello di sicurezza della propria casa.


Ci sono innanzitutto i piccoli accorgimenti: non lasciare in segreteria telefonica messaggi che indicano la partenza; chiedere a una persona di fiducia di ritirare la posta o il materiale pubblicitario dalla cassetta; invitare chi fa le pulizie a rimettere a posto il tappetino una volta asciugato il pavimento davanti la porta di casa; coprire (per chi già lo ha in dotazione) il nuovo contatore dell’Enel, per evitare che siano visibili le due spie luminose che si accendono quando i consumi sono fermi da almeno 20 minuti (in alternativa, lasciare accesa la piccola luce della tv). Oltre, naturalmente, ai vecchi sistemi per rendere la casa rumorosa e ‘in vita’ anche quando non c’é nessuno: far partire ogni giorno la radiosveglia alla stessa ora o installare una luce automatica a intermittenza. E poi è importante tenere d’occhio quegli strani segni che a volte compaiono sui muri del palazzo e che l’associazione dei proprietari riproduce sul sito: un triangolo, per esempio, indica la presenza di una donna sola, una croce che c’é una famiglia ricca, mentre alcune lettere rappresentano i momenti in cui è opportuna la ‘visita’ per il ladro (D la domenica, M la mattina, N la notte). Ma Confedilizia ricorda anche che ci sono interventi più strutturali per rendere più sicura la propria abitazione, oltre tutto usufruendo delle detrazioni fiscali fino al 31 dicembre 2005: grate, tapparelle metalliche, porte blindate. Senza considerare le possibilità offerte dal teleallarme (utile per un pronto intervento) e dai servizi di vigilanza, per i quali è possibile stipulare degli specifici contratti. Le famiglie che hanno in casa oggetti particolarmente preziosi (opere d’arte, libri o gioielli antichi), infine, potranno darli in prestito (comodato) a musei o gallerie d’arte. Se poi nonostante tutto la barriera anti-ladro non funzionasse, il decalogo offre una serie di consigli per limitare i danni del furto: redigere un preciso inventario di tutti gli oggetti di valore, stipulare una polizza assicurativa ad hoc, fare subito denuncia del furto subito e, infine, consultare sul sito Internet della Polizia di Stato

(www.poliziadistato.it) la bacheca della refurtiva recuperata, dove si trova un catalogo fotografico: se si è fortunati, il vecchio quadro di famiglia si può anche ritrovare lì.