Altri temporali la scorsa notte a conferma che l’atmosfera resta instabile oltre che carica di umidità soprattutto negli strati medi: in città infatti malgrado la variabilità restiamo con temperature allineate alla norma, o un po’ al di sopra nei valori minimi. L’analisi termodinamica ci conferma ancora 37 mm di ‘acqua precipitabile’ e una situazione di instabilità verticale dell’atmosfera, che col riscaldamento evolve poi nei consueti temporali ormai quotidiani.

La massa d’aria mite e umida nei bassi strati determina una situazione instabile ed evolutiva. Non sostanziali le variazioni nel fine settimana, sebbene la curvatura delle correnti divenga a tratti più anticiclonica e la pressione aumenterà, il rischio temporalesco si riduce solo parzialmente.
Ad inizio settimana – spiegano all’Osservatorio Geofisico di Modena – si consoliderà sull’Italia centro-meridionale un promontorio subtropicale, in parte africano nelle regioni del sud, dove è attesa un’onda di calore che dovrebbe sfiorare l’Appennino, mentre il flusso da sudovest a componente ciclonica perturbata lambirà le Alpi occidentali. E’ una situazione ‘al limite’ per altri fenomeni intensi al nordovest, con la nostra media e bassa pianura che si troverà al margine fra il caldo e i temporali improvvisi.

Sabato: giornata discretamente soleggiata, sebbene con molta foschia e a tratti qualche nube vicina alle cime che al pomeriggio si svilupperà parzialmente in verticale. Si riduce al 40-50% il rischio di rovesci, che saranno ulteriormente più locali e isolati dei giorni scorsi.
Domenica: giornata buona in pianura, con afa in moderato incremento, in montagna buon sole al mattino, sebbene con monti sfumati dalla foschia, cumuli al pomeriggio porteranno in alcune località un breve temporale principalmente sui rilievi, ma in zone troppo riscaldate rischio di un temporale di calore anche in pianura.
Da lunedì, spesso sole ma con dense foschie e velature, aumento anche del caldo, forse fino a 34-35°C e soprattutto dell’afa, forse anche forte, poi in prospettiva potrebbe aumentare di nuovo il rischio di temporali improvvisi.