In questo periodo i sentieri dell’alto Appennino modenese sono presi d’assalto da gruppi di escursionisti o semplici turisti che intendono trascorrere una giornata tra gli splendidi scenari del crinale appenninico. Tuttavia, proprio in questo periodo, giungono segnalazioni di incidenti e inconvenienti capitati a escursionisti che affrontano la montagna con troppa sufficienza.


“Rispettare la montagna – sottolinea l’assessore provinciale al Turismo Beniamino Grandi – significa anche porre attenzione alla sicurezza, alle attrezzature ma anche all’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche, un elemento spesso sottovalutato ma che deve suggerire sempre una ulteriore cautela”.

Il trekking può essere praticato da chiunque nei parchi modenesi a condizione di farlo seguendo alcune regole fondamentali.
-Si parte dall’equipaggiamento, che deve essere pratico e funzionale. E’ consigliato l’abbigliamento a strati che permette di tenere meglio sotto controllo la temperatura del corpo: meglio indossare due maglie leggere piuttosto che una pesante. Indispensabile un cappellino per il sole e una giacca impermeabile comoda. È utile portarsi nello zaino borraccia, cartina dell’area, bussola, binocolo, torcia elettrica, fiammiferi, coltellino, piccolo pronto soccorso, sacchetto per i rifiuti e magari un po’ di cioccolato per le crisi energetiche. Lo zaino è preferibile a ogni altra borsa o sacco perché non sbilancia e non impegna le mani.

-Non ci si avventura in montagna in sandali e nemmeno con le scarpette da tennis. Le calzature, in tela o in pelle, devono essere alte alla caviglia per evitare distorsioni e con una suola che garantisca l’aderenza.

-Buona regola è quella di non inoltrarsi da soli in sentieri sconosciuti e non segnati. Lasciate l’indicazione della zona in cui si svolge l’escursione: può facilitare eventuali ricerche. Il comportamento dell’escursionista deve essere corretto e rispettoso degli altri e dell’ambiente. Nelle salite ripide, per esempio, non si devono provocare cadute di sassi e, se proprio non si riesce a evitare, occorre segnalarlo tempestivamente. Non si attraversano campi coltivati, non si raccolgono fiori e piante, bisogna richiudere i cancelli, non si devono spaventare gli animali al pascolo ed è meglio evitare di accendere fuochi per non innescare devastanti incendi boschivi.

In estate, infatti, il pericolo degli incendi boschivi è sempre presente; per questo la Regione ha stabilito lo stato di massima allerta fino al 27 agosto.