Obesità nuova epidemia. I numeri italiani marciano a grandi passi verso quelli Usa, con 16 milioni di adulti in sovrappeso e 4 milioni di obesi, il 25% in più in 10 anni. I nostri bambini sono i più grassi d’Europa e un piccolo ‘oversize’ su tre è già malato: iperteso, diabetico, con troppi trigliceridi nel sangue e poco colesterolo ‘buono’.

Gli esperti puntano il dito contro la vita ‘comoda’. Usando il cellulare invece del telefono fisso percorriamo circa 16 chilometri in meno ogni anno, calcolano gli specialisti.
Il telecomando della tv e quello del cancello ci risparmiano dai 700 ai 1.800 movimenti l’anno.
Sotto accusa, insomma, ”l’automazione che si è ormai impadronita di ogni gesto quotidiano e l’uso costante, anche quando si potrebbe evitare, della macchina e dell’ascensore”.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto auxologico italiano, relativo al 2003, i chili di troppo affliggono più gli uomini che le donne. Il problema aumenta con l’aumentare dell’età, con un picco di rischio tra i 65 e i 74 anni per le donne e tra i 55 e i 64 anni per gli uomini.
Tuttavia la preoccupazione degli specialisti riguarda soprattutto i più piccoli, che per colpa di tv, computer e videogiochi hanno disimparato a giocare.
Le percentuali del problema, poi, cambiano spostandosi lungo lo Stivale con numeri maggiori al Sud e nelle Isole e valori inferiori al Nord e al Centro.

La parola d’ordine è ”attività fisica più dieta”, confermano medici e ricercatori.
Attenzione però alla ‘sindrome dello yo-yo’, con dimagrimenti record seguiti da recuperi immediati.
”Al contrario – concludono gli specialisti – la perdita di peso dovrebbe essere graduale (500 grammi-1 etto a settimana) e dovrebbe puntare a una riduzione stabile del peso pari al 10% del valore iniziale”.

(Adnkronos)