Ammontano a 110 milioni di euro i buoni casa destinati agli inquilini sotto sfratto dal dicastero delle Infrastrutture, mentre sono pari a 23,5 milioni le agevolazioni fiscali concesse ai proprietari degli immobili. Questo prevede, tra l’altro, il decreto legge varato dal Governo sull’emergenza abitativa e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.


Il provvedimento prevede anche la sospensione degli sfratti fino al 31 ottobre prossimo. Lo slittamento è concesso “per dare – ha detto il vice ministro Ugo Martinat, titolare della delega al disagio abitativo – la possibilità agli attuali sfrattati di sottoscrivere in questo lasso di tempo le tipologie contrattuali previste dal decreto”.

Una recente sentenza della Consulta aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale di una eventuale proroga degli sfratti. Si è presentato di conseguenza il fondato timore di trovarsi senza casa per 26 mila famiglie con anziani o disabili nel nucleo. Famiglie che non sono inquiline morose, ma che hanno scarse disponibilità economiche.

Il buono casa va da 3 mila a 5 mila euro ciascuno corrisposti in un’unica soluzione dal Ministero al proprietario dell’alloggio attraverso gli Iacp. Il contributo va ad integrare il canone che lo sfrattato è già in grado di corrispondere. Le tipologie per il proprietario prevedono sia procedure contrattuali flessibili sia incentivi fiscali proporzionati alla lunghezza del contratto, per dare la maggior stabilità possibile all’inquilino disagiato.

“I 110 milioni di euro si aggiungono al recente stanziamento di 90 milioni destinati al Fondo nazionale per il sostegno alla locazione. Nel settore casa in pochi mesi – è la conclusione di Martinat – sono stati stanziati 200 milioni di euro per i meno abbienti. Questa è una chiara testimonianza dell’attenzione che il Governo ha verso le problematiche legate al disagio abitativo”.