Danze rinascimentali e giochi per coinvolgere i bambini in un pomeriggio di festa. Accade questo pomeriggio a Carpi, nella suggestiva cornice del Palazzo dei Pio.

A partire dalle ore 15,30 la compagnia Terra di danza organizza giochi e divertenti sperimentazioni sul tema delle danze rinascimentali, a cui potranno partecipare sia i bambini che gli adulti.

Alle ore 17,30 è prevista una visita guidata alla pieve romanica della Sagra con salita sulla torre campanaria che rimane aperta, straordinariamente, per tutto il pomeriggio.

L’appuntamento fa parte della rassegna ‘Oh che bel castello‘, promossa dalla Provincia con l’obiettivo di valorizzare castelli e ville storiche del territorio modenese offrendo una possibilità di svago e divertimento per le famiglie.

Al termine del pomeriggio è prevista una merenda con prodotti del commercio equo e solidale della Bottega d’Oltremare di Modena.

Per informazioni è possibile rivolgersi al Comune di Carpi: tel. 059 649955.

L’iniziativa rappresenta quindi un’occasione per visitare la pieve di Santa Maria in Castello, comunemente detta La Sagra, uno dei monumenti più preziosi di Carpi. Fondata nel 751, la pieve venne rifatta in stile romanico e ottenne la consacrazione papale nel 1183: da qui il nome di Sagra. Dopo essere stata un punto di riferimento religioso in epoca medievale, la chiesa decadde a semplice oratorio con Alberto Pio che, interessato alla costruzione di una chiesa più importante nella nuova piazza, decise di ridurre a un terzo le dimensioni della Sagra e di allinearla così alla torre, affidando poi a Baldassarre Peruzzi il compito di edificare la nuova facciata in stile rinascimentale. Una decisa opera di restauro effettuata alla fine del 1800 ha restituito alla chiesa il severo e sobrio aspetto romanico, in armonia con il campanile eretto dal 1217 al 1221 e con lo splendido portale.

All’interno sono conservati i resti di affreschi del ‘200, in stile padano bizantino; il pulpito del 1100 è attribuito a Niccolò, scultore della scuola del Wiligelmo e il sarcofago di Manfredo Pio, realizzato nel 1351 dal bolognese Sibellino da Caprara. Delle numerose cappelle esistenti nell’impianto originario, due sono rimaste: la cappella di san Martino, affrescata nel ’400 dal ferrarese Antonio Alberti e la cappella di santa Caterina, sulle cui pareti nel ’400 venne narrata la storia della santa.