A settembre l’inflazione si è attestata al 2,1% con una variazione nulla rispetto al mese di agosto. Lo rende noto l’Istat che conferma il dato già anticipato con la stima flash.

A settembre gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati per i capitoli Istruzione (più 1,0 per cento), Abbigliamento e calzature; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 0,2 per cento per entrambi); una variazione nulla si è verificata nel capitolo Mobili, articoli e servizi per la casa; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Trasporti (meno 0,5 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Servizi sanitari e spese per la salute (meno 0,2 per cento per entrambi), Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,1 per cento).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 7,2 per cento), Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (più 3,8 per cento), Trasporti (più 3,3 per cento) e Altri beni e servizi (più 3,0 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 7,5 per cento).