Hanno preso il via gli scioperi nel pubblico impiego a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. Si è cominciato oggi con quelli territoriali, si prosegue con quelli regionali, e si passa allo stop nazionale previsto per dicembre, probabilmente il dieci. In tutto otto ore, ma il pacchetto strada facendo potrebbe farsi anche più pesante in assenza di novità nella vertenza.

Il calendario messo a punto da Cgil, Cisl e Uil prevede dal 18 al 22 ottobre le due ore di sciopero a livello territoriale e dal 24 al 26 novembre le tre ore a livello regionale. Oggi la protesta è partita in diverse città italiane, ma il numero maggiore di scioperi si concentrerà il 22 ottobre.

Per quanto riguarda la scuola, continua la mobilitazione del personale scolastico proclamata sempre da Cgil, Cisl e Uil che prevede lo stop alla prima ora di lezione di insegnanti, personale amministrativo e dirigenti scolastici e all’ultim’ora per il personale in servizio nel turno pomeridiano.
Il 20 ottobre si fermeranno, con queste modalità, Basilicata e Friuli, il 21 Toscana, Puglia e Marche, il 22 Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio e Molise, il 25 Lombardia, Calabria e Sicilia, il 26 Veneto e Sardegna, il 27 Liguria e Piemonte, il 28 Trento, Bolzano, Valle d’Aosta e il personale in servizio all’estero. Esaurito questo pacchetto di scioperi regionali, il 29 ottobre è in calendario una giornata nazionale di mobilitazione. Ultima tappa di questo percorso di mobilitazione sarà il 15 novembre lo sciopero generale del settore indetto oltre che da Cgil, Cisl e Uil anche da Cobas e Gilda.

Clima caldo anche nel settore dei trasporti pubblici. Questo venerdì si fermeranno, infatti, per l’intera giornata, gli autoferrotranvieri di Cgil, Cisl e Uil per una protesta a sostegno della vertenza per per il rinnovo del contratto 2004-2007 e gli aumenti economici per il biennio 2004-2005.
Inoltre a dicembre potrebbe tenersi una nuova giornata di protesta; ad indirla sarebbero i sindacati di base che non parteciperanno all’astensione degli autoferrotranvieri di venerdì e che hanno quindi proclamato un loro sciopero a sostegno della loro piattaforma e del diritto alla trattativa.