Inaugura domani, domenica 24 ottobre alle 11 presso la Palazzina dei Giardini in corso Canalgrande a Modena, la mostra ‘Mario Venturelli (1925-1999). Antologica‘.

Organizzata dalla Galleria Civica di Modena, con il contributo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, l’antologica dedicata a Mario Venturelli, curata da Nadia Raimondi in collaborazione con Gabriella Roganti, prosegue il lavoro di ricognizione delle più significative personalità artistiche modenesi del XX secolo, avviato già da alcuni anni.
Questa retrospettiva, la prima postuma, conclude inoltre una serie di iniziative promosse nel corso degli ultimi anni dal Comitato Tre Olmi per ricordare il pittore conterraneo.

La mostra presenta soprattutto dipinti ad olio di grande e medio formato, ripercorrendo i vari periodi della pittura di Mario Venturelli, a partire da alcuni dipinti della fine degli anni Quaranta, seguiti dalle serie dei cosiddetti ‘matti’ e delle ‘streghe’ o dei ‘cardinali’ degli anni Sessanta che, sostenute da un vigoroso e fin visionario espressionismo, si accompagnano a ritratti, paesaggi e nature morte.
L’indagine prosegue poi con i decenni Ottanta e Novanta, anni nei quali Venturelli, abbandonata l’attenzione per la figura umana, realizza paesaggi e nature morte, soggetti continuamente variati dalla sua percezione e trasfigurati dalla sua visione immaginifica, dall’eterno mutare della luce e dall’ineluttabile trascorrere delle stagioni.

Nello stesso tempo il lavoro di Venturelli propone un’ulteriore possibilità di verifica di quanto si fossero fatte intense le vicende dell’arte a Modena a partire dal Dopoguerra fino agli anni Settanta e di come, oltre al dialogo continuo coi docenti dell’Istituto d’Arte ‘A.Venturi’, la città e i giovani artisti potessero incrociare aspetti e personalità importanti dei nuovi orizzonti della cultura figurativa in via di rinnovamento, attraverso la meritoria ‘Saletta’ degli Amici dell’Arte , la ‘Sala di Cultura’ dell’amministrazione comunale e l’apertura di gallerie come la Mutina di Mario Roncaglia o la Sfera di Liliana e Mario Cadalora.

La mostra, aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2005, sarà accompagnata da un catalogo contenente i saggi dei curatori e la riproduzione a colori delle opere esposte, edito da Il Bulino Edizioni d’Arte.