Prende il via oggi, in occasione della ‘Giornata mondiale del diabete‘, la prima campagna nazionale di comunicazione promossa nel 2004/2005 dal Ministero della Salute in collaborazione con le associazioni e le società scientifiche.

Con iniziative in 300 piazze d’Italia, pubblicità su autobus, autostrade, stazioni ferroviarie, distribuzione e affissione di materiale informativo, di locandine nelle farmacie, la campagna vuole puntare l’attenzione su due obiettivi: la prevenzione della malattia mediante l’adozione di corretti stili di vita e la riduzione dell’incidenza del diabete e delle sue complicanze, grazie alla collaborazione con le associazioni dei malati e le loro famiglie.

Nel mondo sono circa 170 milioni le persone affette da diabete, un numero destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni, soprattutto tra la popolazione con oltre 40 anni.

In Italia oltre 2 mln di persone ne sono affette e, secondo le stime degli esperti, sono diabetici il 9 per cento degli uomini e il 6 per cento delle donne, mentre sono a rischio in quanto intolleranti al glucosio il 9 per cento degli uomini e il 5 per cento delle donne. Sono, inoltre, molti (circa 1 milione secondo gli esperti) gli individui che ne soffrono senza saperlo (una glicemia alta non dà nè dolori, nè disturbi e si può essere diabetici per anni senza esserne a conoscenza). Se non trattato adeguatamente il diabete può comportare conseguenze anche invalidanti. Ogni anno piu’ di 70.000 ricoveri per diabete sono causati principalmente dalle sue complicanze che coinvolgono il sistema cardiovascolare, la retina, i reni, il sistema nervoso periferico e che determinano una significativa perdita di durata e qualità della vita. Il 90 per cento dei diabetici risulta affetto da diabete di tipo 2, tipico dell’età adulta e dovuto alla incapacità dell’organismo di produrre una quantità adeguata di insulina, che può essere prevenuto e controllato adottando stili di vita salutari.

Quadri sui duiabetici: uno studio condotto dall’istituto superiore di sanità nelle 21 regioni e province autonome italiane su oltre 3200 persone con esenzione ticket per diabete di età compresa fra 18 e 64 anni, ha messo in evidenza i problemi dei malati:

Complicanze e ricoveri: fra i 18 e i 65 anni, circa una persona con diabete su tre (30%) riferisce di aver sofferto di una delle complicazioni principali del diabete e circa una su cinque (19%) ha subito un ricovero ospedaliero nell’ultimo anno.

Fattori di rischio per complicanze: Ipertensione, ipercolesterolemia, e obesità sono tre fattori che aumentano il rischio delle complicanze e la mortalità fra i diabetici. La maggioranza (73%) dei pazienti ha almeno uno di questi fattori, e il 42% ne ha almeno due. Il 54% riferisce di avere ipertensione arteriosa e il 44% il colesterolo alto; il 40% e’ sovrappeso e il 32% è obeso. Il trattamento dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia e la perdita del peso diminuisce il rischio delle complicanze tra i diabetici. Tra i pazienti con ipertensione, l¿86% riferisce di essere in terapia, solo il 51% di quelli con l’ipercolesterolemia è sotto trattamento. Tra gli obesi, quasi tutti hanno ricevuto consiglio di dimagrire ma poco più della metà sta facendo qualcosa per ridurre l’eccesso. Il fumo aumenta il rischio di complicanze tra le persone con diabete, soprattutto il rischio di malattie cardiovascolari ed ictus. Più di uno su quattro (27%) dei diabetici fuma, appena sotto la percentuale di fumatori nella popolazione italiana adulta. L’attività fisica è utile per mantenere un buon controllo della glicemia e di altri fattori correlati con il diabete (ipertensione, controllo lipidico, controllo del peso), riducendo in questa maniera il rischio di malattie cardiovascolari. Solo l’80% degli intervistati ha ricevuto informazioni sull’importanza dell’attività fisica. Quasi 1 su 3 conduce una vita sedentaria, e pochi svolgono attività fisica almeno 3-4 volte alla settimana.

(Fonte: Ansa)