Ricerca, selezione, formazione ed inserimento lavorativo, queste le parole chiave del protocollo d’intesa firmato da Unioncamere e dall’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.


Questi gli impegni presi dalle due parti:
a) azioni e progetti per favorire l’integrazione socio-lavorativa dei lavoratori migranti in Italia, l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e la buona occupazione, prevedendo percorsi di ricerca preliminare, di informazione, formazione, orientamento al lavoro, di monitoraggio delle azioni realizzate anche in termini di ricaduta occupazionale;
b) campagne informative tese alla salvaguardia dei diritti e delle tutele, e di prevenzione contro la discriminazione al lavoro, nell’ambito della lotta alle azioni che negano o limitano il diritto allo stesso e creano disuguaglianza, anche attraverso pubblicazioni;
c) azioni, progetti e servizi integrati di ricerca, selezione in loco e formazione all’estero di lavoratori che intendono immigrare in Italia, compresa la necessaria assistenza amministrativa per lo svolgimento delle pratiche di ingresso, in risposta a fabbisogni specifici delle imprese operanti nel nostro Paese;
d) organizzazione di stage e tirocini formativi in aziende e pubbliche amministrazioni italiane, per manager, quadri e personale tecnico qualificato occupato in aziende o pubbliche amministrazioni di Paesi non comunitari e di quelli di recente ingresso nell’Ue;
e) programmi di formazione imprenditoriale e servizi di informazione, orientamento e assistenza tecnica allo start-up per nuovi imprenditori e lavoratori autonomi immigrati;
f) progetti congiunti in favore dello sviluppo locale e per il sostegno di iniziative imprenditoriali all’estero;
g) attività di analisi e predisposizione di progetti di ricerca ed intervento relativamente al tema immigrazione e lavoro, da proporre al finanziamento di organismi nazionale e comunitario, per la lotta alla discriminazione e la valutazione dell’integrazione socio-economica dei migranti;
h) iniziative e progetti volti alla valorizzazione di sistemi di rete e di un approccio a rete per contribuire al superamento della disarticolazione e frammentazione degli interventi a livello nazionale e locale.