Non nuovo ad esperienze estreme, il prof. Antonio Rossi, docente di Petrografia del sedimentario all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il prossimo 30 novembre lascerà l’Italia per aggregarsi alla 20esima spedizione italiana, organizzata dall’Enea e finanziata dal Miur, in partenza per l’Antartico.

L’obiettivo principale delle ricerche che condurrà in Antartide il professore modenese, è di raccogliere materiali su cui approfondire gli studi iniziati da lui stesso e proseguiti in Italia insieme al prof. Ermanno Galli, ordinario di Mineralogia all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, coadiuvati dal gruppo dei ricercatori italiani sulle Zeoliti (un minerale della famiglia dei silicali che nella sua struttura presenta dei canali dove finiscono per depositarsi degli inquinanti, particolarmente impiegati e riprodotti anche dall’industria), che avevano scoperto e studiato tre minerali della famiglia dei silicali fino ad allora sconosciuti e ribattezzati ufficialmente col nome di: Gottardite, Terranovaite e Mutinaite, che furono raccolti sull’imponente Monte Adamson, una montagna costituita da una lunga dorsale con cime le cui quote altimetriche raggiungono i 3.999 m. di altezza e che rappresenta un complesso montuoso dove la temperatura, quando le condizioni climatiche sono favorevoli, si aggira costantemente attorno a –38/40°C.

Il materiale allora raccolto relativo ai tre nuovi minerali, che in alcuni dei frammenti di roccia campionati ha consentito di ipotizzare la presenza di altre fasi cristalline non ancora note, è risultato purtroppo insufficiente per condurre studi più approfonditi. Pertanto, occorre un’ ulteriore campionatura in una particolare limitatissima area, forse di pochi metri quadrati, da individuare sempre sul monte Adamson, per avere riscontri a quanto ipotizzato. Ed è per questi originali e significativi contributi alla ricerca scientifica, alla conoscenza del continente glaciale e dell’evoluzione della Terra, che al prof. Antonio Rossi è stata offerta l’occasione di fare ritorno in Antartide.