La giunta, con una scelta condivisa con i gruppi di maggioranza, ha deciso una strada di equità, solidarietà e qualità nella elaborazione della politica delle entrate a sostegno del patto con gli elettori.

Cinque gli assi portanti della politica delle entrate: L’introduzione della tariffa di igiene ambientale (TIA) al posto della TARSU a sostegno dei crescenti costi ambientali sviluppati sia dai cittadini che dalle imprese, il ridisegno delle aliquote ICI a sostegno della politica della casa, il ridisegno delle tariffe dei servizi a domanda individuale per sostenere e fare crescere servizi di qualità per tutte le fasce sociali, la valorizzazione del territorio e del patrimonio demaniale come strumento per sostenere una intensa politica di manutenzione della città, l’addizionale IRPEF, la crescita del ricorso al credito e le alienazioni patrimoniali a sostegno delle politiche di investimento e trasformazione urbana.

La prima novità riguarda dunque il passaggio dalla ormai vecchia TARSU alla nuova TIA, la Tariffa dei servizi di Igiene Ambientale. L’adozione della TIA significa dunque due cose: dalla tariffa arriverà tutto il gettito per sostenere i costi ambientali della città. Maggiori costi per i cittadini e le imprese ma anche un sistema tariffario più equo. Non solo basato sul metro quadro ma anche sul numero dei componenti del nucleo famigliare o la reale produzione di rifiuti e costi ambientali da parte della singola impresa.

La seconda novità riguarda il ridisegno delle aliquote ICI a sostegno delle politiche della casa. L’ICI è la prima entrata del comune ma anche un potente strumento con cui iniziare a governare le politiche della casa a Sassuolo. Sulla base di queste premesse il ridisegno dal 2005 delle aliquote ICI premia chi affitterà case a canoni concordati (dal 3 all’1,5 per mille) o le affiderà ai servizi sociali per dare risposte a problemi sociali (0 per mille). Nello stesso modo verranno penalizzate le case sfitte (dal 7 al 9 per mille) e le case utilizzate dalla imprese come foresterie e abitate da non residenti (dal 5,5 al 7 per mille). Resteranno invece invariate le aliquote per le case di proprietà o affittate ai residenti come prima casa.

La terza novità riguarda il ridisegno delle tariffe dei servizi a domanda individuale.
La scelta è quella di crescere nei servizi lasciando sostanzialmente invariate le tariffe. Anzi chiedendo solo un contributo maggiore a chi può permetterselo e riducendo il contributo alle famiglie più in difficoltà.

La quarta novità riguarda le entrate legate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio demaniale. Per migliorare qualità e tempestività degli interventi di manutenzione, il prossimo triennio vedrà un incremento delle entrate sul fronte dello sfruttamento del territorio. Un incremento dei canoni di concessione del suolo e del sottosuolo, dei parcometri, un incremento degli oneri di concessione edilizia e la creazione di una società di servizi patrimoniali per valorizzare e rendere efficiente in una logica privatistica il patrimonio comunale. Ma anche maggiori opportunità economiche attraverso una crescita di spazi da destinare alla pubblicità, una valorizzazione delle aree del centro storico per svilupparne le riconosciute potenzialità commerciali. Il tutto senza gravare sulle famiglie e i cittadini ma chiedendo a chi sfrutta il territorio per produrre reddito maggiori contributi alla sua manutenzione.

Più valore a Sassuolo significa soprattutto investire di più. Investire sulla trasformazione delle aree degradate, investire sui luoghi della socialità e dell’aggregazione con nuove opere pubbliche, investire sulla viabilità. La nostra città ha un futuro se sa modificare se stessa senza perdere le radici. Proprio per affrontare un piano degli investimenti triennale in crescita, per realizzare nuove scuole e recuperare piazze, per acquisire e recuperare alla città l’ospedale vecchio, per ammodernare il municipio e superare il degrado del quartiere Braida, per ridisegnare la viabilità si è deciso di incrementare le alienazioni di beni non utilizzati, di incrementare il ricorso al credito e alle procedure di project financing con i privati ma soprattutto di applicare l’addizionale Irpef devolvendola interamente al finanziamento del piano degli investimenti.
Anche in questo caso pensando di chiedere molto a chi molto può e tutelando le fasce di reddito più deboli.

I principali investimenti per il 2005 sono rappresentati da: acquisto e riqualificazione del vecchio ospedale, per un importo di oltre 6.000.00,00, realizzazione 7° stralcio dei cimiteri cittadini (€ 2.500.000,00), manutenzione straordinaria edilizia scolastica (€ 1.300.000,00), manutenzione straordinaria della viabilità e delle piste ciclabili (€ 2.000.000,00), interventi volti a riqualificare l’arredo urbano del centro storico e dei quartieri (€ 1.500.000,00), interventi sulle sedi dei circoli e sugli impianti sportivi (€ 1.000.000,00), la ristrutturazione del comparto municipio (€ 1.300.000,00), ristrutturazione e messa a norma di Casa Serena (€ 3.800.000,00), e € 2.000.000, destinati al recupero del degrado urbano del quartiere Braida.