Fabbriche e uffici chiusi e oltre ottanta manifestazioni in altrettante città italiane: per il quinto sciopero generale unitario di Cgil, Cisl e Uil contro le riforme e le politiche economiche del Governo Berlusconi, oggi i lavoratori dipendenti si fermano per quattro ore per protestare contro la manovra Finanziaria. Per alcune categorie (il pubblico impiego, esclusa la scuola) e regioni (Veneto, Basilicata e Val D’Aosta) lo sciopero durerà otto ore.


Ecco in sintesi le modalità di partecipazione alla protesta per i lavoratori dei servizi pubblici essenziali. Per gli altri (industria, commercio ecc.) lo sciopero è di quattro ore prevalentemente di mattina.

Pubblico Impiego
Stop intera giornata. Interessati ministeri, parastato, enti locali, agenzie fiscali.

Sanità
Fermi tutto il giorno anche i lavoratori del servizio sanitario. Per il personale della sanità privata l’astensione è 4 ore. Serrande abbassate pure per le farmacia comunali.

Scuola
Solo 2 ore di assemblee. Ha già scioperato il 15 novembre.
Ricerca ed Università
Fermo di 8 ore.
Soccorso stradale
I lavoratori delle autostrade si fermano 4 ore a fine turno; 8 ore il soccorso stradale.
Poste
Chiuse 8 ore.
Banche
Chiuse l’intera mattina.

Trasporti

aerei: fermi dalle 12 alle 16, tranne i controllori di volo;
ferroviari: stop 9 alle 13;

marittimi: ritardo delle partenze di 4 ore;
bus e metro: l’orario dello sciopero è deciso a livello provinciale con il rispetto delle fasce di garanzia (Modena dalle 8.30 alle 12.00;
Reggio Emilia dalle 9.00 alle 13.00)

Acqua, luce e gas
Possibili estensione a otto ore.
Telecomunicazione e Tv
4 ore di sciopero a inizio turno per i lavoratori. Stop di 4 ore anche per la Rai.

Per oggi hanno proclamato sciopero anche l’Ugl e la Cisal con le stesse modalità dei sindacati confederali (l’Ugl ha però esteso a 8 ore anche lo sciopero in Campania contro la criminalità). L’Orsa Ferrovie ha annunciato che parteciperà allo sciopero. La Confederazione unitaria di base (Cub) ha confermato invece lo sciopero generale per il 3 dicembre e il fermo del trasporto pubblico locale per il 1 dicembre.