La Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal governo contro gli Statuti delle Regioni Umbria ed Emilia Romagna.

Anche per lo Statuto dell’Emilia
Romagna la Consulta ha dichiarato l’illegittimità
costituzionale della norma che prevede l’incompatibilità fra la
carica di assessore e quella di consigliere regionale (art. 45,
comma 2).


Il ricorso del governo è stato respinto dalla Consulta anche
per la parte riguardante la delimitazione dell’area
metropolitana di Bologna. Secondo la Corte, infatti, lo Statuto
regionale riconosce l’esercizio dei poteri all’area
metropolitana di Bologna ma lo subordina al rispetto della
disciplina stabilita dallo Stato. Allo stesso modo la Consulta
ha ritenuto non fondata la censura di illegittimità
costituzionale relativa alla norma statutaria che prevede una
verifica annuale in Consiglio regionale sull’attuazione del
programma di giunta.