A trent’anni ha appena subito un doppio trapianto di fegato e, nonostante le sue condizioni fossero state giudicate disperate, potrà trascorrere le feste
di Natale con la sua famiglia, dato che entro la metà della prossima settimana lascerà l’ospedale.


L’equipe trapiantologica del Policlinico di Modena, diretta dal professor Giorgio Gerunda, ha eseguito, nei giorni scorsi, un doppio trapianto di fegato su una ragazza modenese affetta da epatite fulminante e con pochissimi giorni di vita.

In sala operatoria, oltre al professor Gerunda, i dottori Michele Masetti e Nicola Cautero. L’intervento è avvenuto in tempo record: la donna era stata ricoverata il 13 novembre nel reparto Malattie infettive. In condizioni già molto gravi, la
ragazza, quattro giorni più tardi, è stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva dove è stata attaccata a un fegato artificiale con epatociti umani, messi a disposizione dall’Università di Ferrara (tra i primi casi in Italia) grazie ad una speciale autorizzazione del direttore del Centro nazionale
trapianti, Nanni Costa. Intanto è partita la richiesta urgente di un fegato da trapiantare.

L’organo è stato disponibile il 18 novembre; la donatrice era una donna di Roma di 59 anni. Appena trapiantato il fegato però ha presentato segni di disfunzione con l’evidenziarsi di
un rapido e progressivo decadimento delle condizioni fisiche. A questo punto ai chirurghi non è restata che un’unica possibilità: togliere l’organo per mantenere in vita la paziente (i vasi sanguigni sono stati collegati in modo da mantenere la vitalità dei tessuti addominali) e lanciare una nuova richiesta in tempi rapidissimi.
Dopo un’attesa di circa 10 ore, durante le quali la paziente é stata tenuta in vita senza fegato, grazie alle strumentazioni rianimatorie, si è reso disponibile un nuovo organo. Parte dell’equipe modenese guidata dal dottor Di Benedetto è quindi
volata ad Avellino per prelevare il nuovo fegato. Il donatore era un ragazzo di 30 anni. Questa volta il nuovo fegato non ha dato problemi e il trapianto è andato a buon fine.

In pochi giorni la ragazza ha iniziato a presentare evidenti segni di miglioramento e nei primi giorni della prossima settimana potrà lasciare l’ospedale e trascorrere in famiglia le festività natalizie. “Come sempre il buon risultato lo si
deve ad un gruppo nutrito di professionisti: anestesisti, rianimatori, personale medico delle Malattie infettive, della Gastroenterologia e personale infermieristico, il tutto sempre
in stretta collaborazione con il Centro di riferimento
regionale” scrive nella nota il Policlinico. Nel 2004 il Centro trapianti di fegato del Policlinico ha eseguito 32 trapianti di fegato.