Altro che regali e cenoni, più della metà delle tredicesime se ne andrà per pagare bollette, tasse e mutui. Appena il 23% degli italiani userà il doppio stipendio per comprare i regali, privilegiando in particolare giocattoli e abbigliamento. Insomma, stando a un’indagine dell’Eurispes, questo sarà un Natale austero, con oltre un italiano su tre che manterrà inalterato il livello di spesa rispetto all’anno scorso.

L’istituto di ricerca ha rivolto alcune domande a un campione di mille cittadini, cercando di capire quali saranno gli atteggiamenti di spesa nel periodo natalizio. Tanto per cominciare, la tredicesima nella metà dei casi non servirà per le classiche spese delle feste: il 52,2% utilizzerà il gruzzolo in più per pagare bollette, tasse, mutui, affitto, mentre appena il 23,2% lo impiegherà per comprare i regali. Percentuali inferiori al 5% riguardano invece i viaggi, gli addobbi e i cenoni. Il 3,7%, infine, ”si comporta da formichina previdente, destinando la tredicesima al risparmio come maggiore garanzia per un futuro incerto”.

Secondo l’Eurispes, quindi, le prospettive non sono rosee. Basti pensare che il 37% manterrà il livello di spesa in linea con l’anno precedente e il 22% spenderà addirittura di meno. Solo il 14% aumenterà la cifra sborsata nel Natale 2003. La contrazione più forte della spesa si avrà al Sud, mentre nelle isole si registra l’intenzione di spendere una quota della tredicesima superiore all’anno precedente. Nell’Italia del Nord, infine, non si prevedono variazioni di rilievo. Sotto l’albero, quindi, i regali saranno ben pochi, utili e soprattutto a rate . Il 23% degli intervistati afferma che non ne farà affatto, mentre l’8,6% spenderà complessivamente 50 euro al massimo. Chi aprirà il portafoglio lo farà sostanzialmente per comprare giocattoli (29%) e abbigliamento (24,5%). Sul podio si piazzano anche i libri (4,6%), mentre l’elettronica sembra perdere smalto rispetto agli anni scorsi, con appena il 3,6% delle risposte. ”Da notare – conclude l’Eurispes – che la quota maggiore (32,5%) dichiara la propria indecisione sulla scelta del genere di articolo da regalare: o più probabilmente – si chiedono gli autori dello studio – è un’indecisione che risiede nell’opportunità o meno di fare regali?”.

(Fonte: Ansa)