Il nome tecnico è Sistema Olfattivo Artificiale (Soa), ma è meglio conosciuto come ‘naso elettronico’. Tra le tante possibili applicazioni dei Soa in ambito alimentare, Lapam Federimpresa e l’Università di Parma (grazie al supporto di Qualitynet, società di Confartigianato, e del Ministero per le Attività Produttive) hanno sviluppato un naso elettronico per il controllo di qualità nella stagionatura dei prosciutti, un sistema che potrà affiancare gli ‘steccatori’, ovvero i tradizionali annusatori del prosciutto in fase di stagionatura tramite un osso di cavallo.

“L’obiettivo è quello da una parte di ridurre i costi – spiega Giordano Mancini di Qualitynet – e dall’altra di entrare in mercati che non accettano controlli di qualità tradizionali, come quello statunitense”. Il naso elettronico, infatti, affianca lo steccatore e consente un controllo costante della stagionatura, riuscendo in questo modo a scoprire in tempo reale i difetti dei prosciutti. “Dal punto di vista tecnico – spiega il professor Dal Canale dell’università di Parma – si tratta di una tecnologia in rapida evoluzione applicata, ad esempio, al packaging per i biscotti o per controllare l’olio d’oliva e che ora stiamo sperimentando con successo sui prosciutti. Non si arriverà a sostituire il sommelier, ma per diverse applicazioni il naso elettronico può dare ottimi risultati a costi contenuti”.

Gli stessi aspetti sottolineati da William Toni, presidente alimentaristi Lapam Federimpresa: “Più qualità a costi minori, questo significa accesso a nuovi mercati per le nostre aziende produttrici”. Infine interviene Alberto Belluzzi, referente Lapam Federimpresa per questo innovativo progetto: “Crediamo che il settore alimentare sia strategico per il nostro territorio in questo periodo economico difficile, cerchiamo di essere vicini alle imprese per innovare e affrontare meglio i mercati. Diverse aziende hanno manifestato interesse e ora siamo nella fase di prefattibilità. Se tutto andrà bene arriveremo presto all’applicazione industriale del naso elettronico per i prosciutti”.