L’incidente sul tratto emiliano dell’Autosole che la scorsa notte ha coinvolto cinque mezzi pesanti e ha causato due vittime “ripropone in modo drammatico il problema della sicurezza stradale nel trasporto su gomma”.


Lo rileva Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori polizia stradale), secondo il quale “un tamponamento a catena fra cinque mezzi sottolinea ancora che l’esasperazione e le difficoltà, a causa del lievitare dei costi d’impresa del mondo del trasporto, si trasformano spesso in una forzatura dei tempi di guida con un maggior numero di ore al volante, salto dei riposi e maggiore velocità, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”.
“Se si calcola – afferma Biserni – che il solo costo del gasolio incide per il 25% sui costi di esercizio di un veicolo industriale, il recente aumento del 16-17% del carburante si riflette in un aumento secco di oltre il 4% dei costi di esercizio, solo per questa voce. Peraltro il trasporto nazionale si trova a dover fra fronte ad una concorrenza molto agguerrita di imprese che si servono di conducenti stranieri ed extracomunitari con costi molto inferiori. Si tratta di conducenti ‘lumaca’ non per la velocità, ma nel senso che sono costretti a vivere sul camion che diventa la loro casa di fatto,
obbligati come sono a rimanere al volante o comunque sul mezzo per le altre operazioni connesse, 24 ore al giorno. Si ritiene che il loro costo/km sia ormai intorno a 10 centesimi. Non
paragonabile al costo dei nostri conducenti”.

Per l’Asaps “deve essere ulteriormente rafforzata l’azione di controllo della Polizia Stradale, con interventi mirati nel sottore del trasporto. Vanno poi sicuramente incentivati i moduli operativi congiunti con il personale del Ministero delle
Infrastrutture e Trasporti, che deve essere però in grado di incrementare il sistema di controlli itinerante. I Centri Mobili di Revisione, opportunamente attrezzati con le tecnologie per
effettuare la revisione completa dei veicoli, hanno consentito di controllare la regolarità delle caratteristiche costruttive e funzionali, nonché la perfetta efficienza dei dispositivi di equipaggiamento dei veicoli commerciali. Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre 2004 sono stati controllati 6.612 veicoli e rilevate 4.439 infrazioni, con contestuale ritiro di 87 patenti e 234 carte di circolazione”.

“Si dovrebbe prevedere peraltro – sottolinea ancora Biserni – l’inasprimento della sanzione in caso di superamento di oltre due ore del limite massimo di ore di guida giornaliere (attualmente la sanzione è applicata in misura paritaria per
ogni entità del superamento del tempo di guida consentito e l’importo è di euro 137,55), nonché la sospensione della patente in caso di recidiva biennale in una delle violazioni riguardanti la disciplina che regola i tempi di guida e di
riposo nel settore del trasporto professionale. Andrebbe poi reso severo e sistematico il controllo sull’abusivismo con formule che portino al fermo del carico per le violazioni più gravi, e nei casi di recidiva la confisca della merce trasportata. Si dovrebbe incentivare poi la costruzione delle
progettate aree attrezzate, in grado di consentire sistemi di controllo tecnicamente raffinati e certi sui cronotachigrafi, per i tempi di guida e di riposo, per le velocità, per il peso, le dimensioni e la qualità delle merci trasportate. Le specifiche aree attrezzate – è l’ultimo suggerimento dell’Asaps – dovrebbero avere spazi permanenti abilitati al sistema controlli con apposite tecnologie impiantate su sede fissa, garantendo la sicurezza dei controllati e dei controllori”.