L’industriale calzaturiero Diego Della Valle farà realizzare e donerà alla città di Ancona il primo museo interamente dedicato alla Formula 1, che sarà ospitato in alcuni locali del settecentesco complesso della Mole Vanvitelliana come sezione del Museo tattile statale Omero, l’unico in Europa dedicato ai non vedenti.


L’iniziativa è stata annunciata dall’ imprenditore,
che ha visitato il Museo Omero, di cui è testimonial.
“Intendiamo sostenere chi ha bisogno – ha detto Della Valle – e restituire al territorio che ci ospita parte dei risultati che abbiamo raggiunto, come testimonianza del senso civile e della
responsabilità verso chi è meno fortunato che devono caratterizzare le aziende che hanno raggiunto alti livelli di rilevanza e visibilità”.

Il museo, che potrà godere di un ingresso autonomo nella parte più esterna del complesso monumentale, ospiterà motori, auto, modellini, tute da gara e tutto quanto riguarda la Formula 1, e sarà per ora interamente dedicato alla Ferrari. Un vero regalo, non solo per i non vedenti, che potranno toccare i pezzi in mostra, come già avviene nel museo tattile, ma anche per i bambini e le scolaresche, cui sarà offerta l’opportunità di
entrare nel magico mondo della Ferrari.
E sarà proprio Michael Schumacher a presenziare all’ iaugurazione della nuova struttura, che negli intenti di mr. Tod’s potrebbe avvenire in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 in programma a San Marino per la fine di aprile.

L’prenditore marchigiano ha incontrato il sindaco di Ancona, Fabio Sturani e il presidente del Museo Omero Roberto Farroni per valutare nello specifico gli spazi da destinare all’iniziativa, che dovranno essere risistemati per
ospitare il museo. “Se da gennaio in poi premiamo sull’acceleratore – ha concluso Della Valle con una metafora automobilistica – riusciamo a finire tutto per la primavera, e Ancona avrà l’unico museo al mondo di questo genere”.
Attualmente il Museo tattile statale Omero è allestito in un edificio diverso dalla Mole Vanvitelliana, ma vi sarà trasferito entro due anni, al termine dei lavori di restauro di un altro padiglione del complesso monumentale, appaltati proprio in questi giorni.