Dalla ‘Trilogia’ di Paladino, Artschwager e Richon ai paesaggi italiani del fotografo Franco Fontana, dalle opere di Mario Venturelli a Gemine Muse, dalle storiche vicende della legatoria Gozzi alle raccolte del Museo civico. Senza dimenticare le sale storiche del Palazzo comunale. Sono questi i musei, i luoghi d’arte e le principali mostre aperti in città oggi e domani per iniziativa del Comune e dei suoi istituti culturali.

Ecco, date e orari.
Musei civici. Il 25 e il 26 dicembre i Musei civici osservano l’orario festivo. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 si possono dunque visitare le collezioni comunali, composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna (ingresso 4 euro, ridotto 2 euro, gratuito per under 18 e over 65).

Legatoria Gozzi. Con lo stesso biglietto e negli stessi orari, si può visitare al Museo civico d’arte la mostra “La legatoria Gozzi”, dedicata alla principale bottega di legatoria artistica e di restauro attiva a Modena dal 1902 al 2002. L’attività viene ricostruita attraverso una campionatura di legature selezionate nell’ambito della cospicua produzione realizzata per la Biblioteca Estense (che organizza la mostra assieme al Museo) e degli esemplari tuttora conservati presso la famiglia.

Palazzo comunale. Le sale storiche del Palazzo comunale restano chiuse al pubblico nel giorno di Natale, ma si possono visitare il 26 dicembre dalle 15 alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 1 euro.

Trilogia. Tre modi diversi di intendere il disegno, la grafica e la fotografia attraverso le opere di tre protagonisti dell’arte contemporanea internazionale – Mimmo Paladino, Richard Artschwager e Olivier Richon – vengono proposti dalla mostra ‘Trilogia’, che fino al 28 marzo trova spazio nelle Sale nuove della Galleria civica, a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande) per iniziativa della Galleria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il 25 e il 26 dicembre la mostra è aperta dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito).

Paesaggi italiani. Nella Sala grande di Palazzo Santa Margherita è aperta fino al 6 febbraio ‘Paesaggi italiani’, esposizione dedicata alle immagini di Franco Fontana accompagnate da foto di Kenro Izu e Minor White, da una curiosa selezione di figurine e da tre almanacchi dell’inizio del secolo scorso. Organizzata dalla Galleria in collaborazione con il Museo della Figurina e la Tipolitografia F.G., la mostra è aperta il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito).

Mario Venturelli. Fino al 9 gennaio la Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande, propone una mostra dedicata all’artista modenese Mario Venturelli, scomparso nel 1999, e al suo mondo popolato di ‘matti’, ‘streghe’, ‘ladri di gatti’ e ‘cardinali’ che l’artista dipingeva dal suo studio del Borgo di Villa Freto, dove era nato nel 1925 e dove visse e lavorò fino alla fine in un volontario isolamento. La mostra, organizzata dalla Galleria civica, è aperta il 25 e il 26 dicembre dalle 15 alle 18 (ingresso 4 euro, gratuito per gli under 18 e gli over 60).

Gemine Muse. Sono il Duomo di Modena e la torre Ghirlandina i capolavori con i quali si sono confrontati tre giovani artisti che fino al 9 gennaio espongono le loro opere in piazza Grande e nella vicina piazza Torre. L’occasione è offerta dal terzo appuntamento di Gemine Muse, il progetto d’arte contemporanea che in 28 città italiane e in 8 città europee apre le porte di 36 musei e luoghi d’arte a 106 artisti emergenti proposti da 47 critici. A Modena, per iniziativa dell’Ufficio giovani d’arte del Comune e la cura di Luca Panaro, il pubblico può ammirare il lavoro di tre giovani. Il modenese Luca Lumaca, la mirandolese Anna Lisa Bondioli e la padovana Silvia Ferri.