“Chiediamo l’attivazione entro pochi mesi del Sistema di Controllo marcia Treno (Scmt) sulla linea Bologna-Verona”. Così il presidente della Regione Vasco Errani, che ha preso parte questa mattina alla seduta della Commissione consiliare Territorio e Ambiente, riunita per ascoltare l’informativa che l’assessore regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri ha esposto dopo l’incidente accaduto il 7 gennaio scorso a Bolognina di Crevalcore.


Il presidente, che a margine ha rinnovato il cordoglio della Regione per le diciassette vittime dell’incidente ed ringraziato i soccorritori, i Vigili del fuoco, le Forze dell’ordine, la Protezione civile per il loro intervento, ha sottolineato: “Non ci interessano strumentalizzazioni né polemiche, ma contribuire in modo concreto alla reale accelerazione per interventi in tema di sicurezza e qualità del servizio, con misure urgenti ed interventi di medio periodo. Noi vogliamo continuare a fare la nostra parte”. In particolare, hanno affermato Errani e Peri: “Il sistema Scmt deve essere esteso a tutta la linea in breve tempo, a cominciare dalla Bologna-Verona, che può essere attrezzata entro l’estate. Questa è una nostra richiesta irrinunciabile”.

“Il tema deve essere affrontato a livello nazionale – ha aggiunto Errnai – per questo ci siamo facciamo promotori di un’iniziativa presso la conferenza dei Presidenti delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni, affinchè sia avviato un tavolo nazionale di confronto con Governo, Rfi e Trenitalia per costruire una strategia di intervento”.
Dalla Regione, infine, parte una “verifica immediata dei livelli di sicurezza del trasporto ferroviario dell’Emilia-Romagna. Chiediamo – ha concluso Peri – un atteggiamento di totale trasparenza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Gruppo Fs”. Un’indagine “affidata ad esperti in grado di procedere con grande autonomia e di riferire, a loro volta, con totale trasparenza a un gruppo di lavoro congiunto formato da Ministero, Regione, Fs”. Obiettivi dell’analisi: il rilevamento dello stato delle infrastrutture, delle tecnologie, delle procedure, nonché del personale e della relativa formazione, a partire dalle aree maggiormente critiche, e la formulazione di raccomandazioni.