Il ministro dei trasporti Pietro Lunardi e
il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi hanno partecipato,
nella chiesa di Crevalcore, alla messa in ricordo delle 17
vittime dello scontro di Bolognina di una settimana fa. Nella
chiesa, a lato dell’altare, erano presenti anche diversi
familiari delle vittime.

La messa è stata celebrata dall’arcivescovo di Bologna, monsignor Carlo Caffarra. Presenti anche
il Presidente della Regione Vasco Errani, il Presidente della
Provincia Beatrice Draghetti, il sindaco di Bologna Sergio
Cofferati e quello di Crevalcore Valeria Rimondi, oltre ai
vertici delle ferrovie rappresentati dagli amministratori
delegati di Fs Elio Catania, di Trenitalia Roberto Testore e di
Rfi Mauro Moretti.

Alle 12.50, nel momento in cui sette giorni fa
avvenne lo scontro tra treni a Crevalcore, la linea
Bologna-Verona era di nuovo bloccata e così l’interregionale
2255 non è potuto passare dalla stazione di Bolognina. Le
autorità e i parenti delle vittime erano in attesa nel punto
dell’incidente, ma i vertici delle Fs hanno comunicato al
sindaco di Crevalcore Valeria Rimondi che un’ auto finita contro
un passaggio a livello a diversi chilometri di distanza da
Bolognina aveva di nuovo costretto le Ferrovie a bloccare la
circolazione. Quindi il momento dell’incidente è stato
ricordato con un minuto di raccoglimento e la deposizione di
corone di fiori da parte delle autorità su un cippo
improvvisato a pochi metri di distanza dal binario.

‘Abbiamo il diritto di sapere se l’evento tragico trova precise
responsabilità, prossime o remote, degli uomini”. E’ un passo
dell’ omelia che l’arcivescovo di Bologna, mons. Carlo Caffarra,
ha pronunciato nella messa in ricordo delle 17 vittime dello
scontro di Crevalcore, di fronte a diversi familiari dei morti e
alle autorità. “La fede in Cristo non estingue il nostro
pianto – ha detto l’arcivescovo – ma impedisce che sia un pianto
disperato”.