“Sono consapevole del fatto che il trasferimento delle attività presso la nuova struttura rappresenta un impegno organizzativo di particolare complessità, un impegno che si protrarrà per tutto il 2005: tuttavia, quale primo cittadino, ho il dovere di richiedere non solo il rispetto assoluto delle norme di sicurezza e la totale garanzia sull’affidabilità dei lavori eseguiti, ma anche il rispetto dei diritti dei pazienti e degli operatori, ai quali deve esser consentito di svolgere la propria attività nel migliore dei modi.”
Così Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo, in una lettera inviata nella giornata di ieri al Direttore dell’Azienda Usl di Modena Roberto Rubbiani.


“Quanto comunicatoci nei giorni scorsi dall’Azienda Usl e le notizie riportate dai quotidiani locali – ha spiegato Pattuzzi, appena rientrato da una vacanza con la famiglia- mi impongono di esigere chiarezza: l’Azienda Usl deve fornirci ogni informazione necessaria a chiarire i passaggi relativi all’avvio delle attività del nuovo ospedale di Sassuolo.”
“E’ evidente che il fine ultimo dell’Azienda Usl e della Società Nuovo ospedale di Sassuolo – ha scritto il Sindaco all’Azienda Usl – coincide con quello più volte espresso dall’Amministrazione comunale: garantire la massima sicurezza e qualità delle prestazioni. E’ altrettanto evidente che il rispetto dei tempi stabiliti rappresenta spesso un elemento essenziale al raggiungimento di tali obiettivi.”

Non si è fatta aspettare la risposta dell’Azienda Usl, firmata dal Dott. Rubbiani, pervenuta al Sindaco di Sassuolo nella mattinata di oggi: “Quanto comparso in questi giorni nella stampa locale – scrive il dott. Roberto Rubbiani – contiene numerose clamorose inesattezze, rispetto alle quali l’Azienda ha già dato una prima risposta, inesattezze che stanno alimentando sui giornali una sequenza di interventi che annunciano interrogazioni cui l’Azienda risponderà puntualmente quando saranno formalizzate. L’attivazione di una struttura articolata e complessa come un ospedale rappresenta una fase critica, che vede una molteplicità di attori coinvolti in attività di certificazione e collaudo, verifiche che sono state condotte sia durante la realizzazione della struttura sia successivamente alla consegna da parte dell’impresa concessionaria delle aree destinate ad ospitare le prime attività (ossia a partire dalla metà dello scorso mese di dicembre).
La coincidenza di tali attività con il periodo natalizio ha evidentemente rallentato il loro svolgimento, rendendo difficoltoso reperire i materiali necessari per gli aggiustamenti del caso e particolarmente laborioso completare le procedure di certificazione. Al fine di procedere con la massima sicurezza, per non arrecare disagi ai pazienti e per non interrompere il servizio, si è quindi ritenuto opportuno rinviare di qualche settimana il previsto trasferimento delle attività di Villa Fiorita. Di conseguenza la precedente programmazione di tale trasferimento, prevista per gennaio, è stata ricollocata nel mese di febbraio”.
“I pareri di conformità dei Vigili del Fuoco (sia quello relativo al progetto complessivo sia quello relativo alla prima fase di attivazione) sono stati ottenuti con esito positivo – prosegue Rubbiani – a conferma che l’ospedale risulta assolutamente rispettoso delle normative vigenti anche sotto questo profilo. Con riferimento invece alla presunta non sicurezza di alcune aree, si sottolinea che l’ospedale è stato collaudato e certificato dal punto di vista statico; i puntellamenti che sono stati realizzati in occasione dell’installazione della nuova risonanza magnetica rappresentano la normale procedura che si adotta nel corso di operazioni di questo tipo e non possono essere lo spunto per prefigurare situazioni critiche o di difficoltà. Rispetto ai tempi di attivazione delle attività – conclude il Direttore dell’Azienda Usl – si sottolinea che a partire da questa settimana è stato avviato all’interno del nuovo ospedale lo screening mammografico: si tratta di un’attività svolta in una zona circoscritta e presidiata in modo specifico, possibile e sicura sulla base delle certificazioni finora disponibili”.