Domenica 6 febbraio al Teatro Astoria di Fiorano Modenese (ore 21) andranno in scena La Dirindina di Domenico Scarlatti e La serva padrona di Giovan Battista Pergolesi, opere d’apertura del “contenitore” Suite & Fuga. Incontri contemporanei sulla musica e altro…”.


Le due brevi “opere buffe” (della durata di circa 40 minuti l’una) sono particolarmente rappresentative di un genere che ha avuto un’immensa fortuna per tutto il Settecento, fino ai sontuosi, ormai ottocenteschi, esiti rossiniani.

Composta nel 1733 con la funzione di intermezzo tra gli atti del dramma per musica Il prigionier superbo dello stesso Pergolesi, La serva padrona è in realtà una commedia di carattere brioso e scenicamente credibile che abbandona quasi del tutto il motivo del travestimento tipico del tempo, per concentrarsi su una precisa definizione psicologica dei personaggi. Il linguaggio musicale che Pergolesi formula in quest’opera è del tutto inedito nel contesto della civiltà compositiva del primo Settecento e punta direttamente alla caratterizzazione dei due personaggi formulando l’equivalente musicale della loro personalità con rigorosa coerenza stilistica. L’esile trama dell’intreccio assieme alla gradevolezza della musica continuano a decretare il successo di quest’opera da camera che nel tempo mantiene inalterata la sua godibile comicità.

La Dirindina, scritta per la stagione di carnevale 1715 del Teatro Capranica di Roma, venne fermata in extremis dalla censura a causa delle intemperanze del testo. L’autore, il celebre drammaturgo toscano Girolamo Gigli, vi aveva fatto confluire la propria acuminata satira sia verso i costumi del teatro in musica, sia verso la morale ipocrita del bacchettone Don Carissimo. La fresca partitura scarlattiana corrisponde puntualmente alle occasioni comiche offerte dal libretto, a cominciare dalla sbarazzina prima aria della protagonista, proseguendo. Anche i terzetti che concludono le due parti dell’operina sono piccoli congegni efficaci sul piano drammatico e dotati di vivacità ritmica, adatta al gioco frizzante delle ‘battute’ verbali.

Questo nuovo allestimento, con la regia di Bernardino Bonzani (affermato regista locale, vincitore del premio Ustica con lo spettacolo Cuori di Terra), vede esibirsi un cast di giovani cantanti della zona (Roberta Pozzer, soprano, e Sebastiano Cicognetti, tenore, mantovani; Elena Kriatchko, soprano, nata e formata in Unione Sovietica, residente dal 1990 nel reggiano).

L’Orchestra da Camera Guidantus è uno degli Ensemble più noti dell’Emilia, ed è specializzato in musica barocca e del settecento; maestro concertatore e direttore è Luigi Pagliarini, che di recente ha diretto la prima esecuzione moderna di Re Enzo di Respighi al Comunale di Bologna.

Biglietti: Euro 10

Prevendita: URP Comune Fiorano Modenese tel. 0536/833412 – 833418 – 833239