Un’indagine sulla rabbia alla guida, condotta dall’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) tra novembre e dicembre 2004, ha portato a un’ insolita conclusione: durante il primo anno di patente, mentre si è alla guida non ci si arrabbia.


Negli ultimi due mesi dello scorso anno, 300 persone hanno compilato il questionario sulla rabbia alla guida che è rimasto online sul sito Asaps. Le analisi statistiche dei dati raccolti non hanno evidenziato differenze di rabbia tra maschi e femmine, nè tra guidatori occasionali e abituali. Tra coloro che hanno compilato il questionario, la differenza in quantità di rabbia è emersa invece tra chi aveva conseguito la patente da meno di un anno e chi l’aveva conseguita da più di un anno.
Nel primo anno di patente, infatti, la rabbia appare decisamente inferiore rispetto agli anni successivi.

”La cosa che ad una prima occhiata può apparire insolita – spiega il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – trova il proprio fondamento nei sistemi antagonisti ‘attacco/fuga’, quindi rabbia/paura, emozioni che si escludono a vicenda. Se c’è rabbia, dunque, non c’è paura. Ma la condizione di guida è per il neopatentato una situazione nuova ed allo stesso tempo pericolosa, una situazione che deve ancora imparare a gestire e che per certi aspetti percepisce come avversa e minacciosa. Da qui l’attivazione della paura, sentimento che contribuisce ad innalzare il livello di attivazione dell’organismo e che prepara a fronteggiare, o a fuggire, stimoli percepiti come minacciosi.
La paura sembra essere dunque un antidoto per la rabbia alla guida. Peccato che il suo effetto duri solo un anno…”. Il risultato complessivo del sondaggio sarà pubblicato sul numero di marzo della rivista ‘Il Centauro’, organo ufficiale dell’Asaps.