Riprende questa mattina alla Corte d’assise di Bologna il processo per l’omicidio di Marco Biagi in cui sono imputati i brigatisti Lioce, Morandi, Boccaccini, Blefari Melazzi e Mezzasalma. Ieri in sette ore di interrogatorio la brigatista pentita Cinzia Banelli ha ricostruito le fasi di preparazione e l’esecuzione dell’omicidio.

“Se il professor Biagi avesse avuto una scorta armata – ha detto la Banelli- non avremmo potuto ucciderlo”. Durante l’interrogatorio la Banelli ha spiegato anche la decisione di collaborare con la giustizia: “Il pentimento era l’unica possibilità che mi rimaneva per poter dare a mio figlio una vita più o meno normale”. A chi le ha fatto notare le iniziali incongruenze della sua collaborazione ha detto “all’inizio negavo gli omicidi era un misero tentativo di difendermi dalle accuse più gravi”.