Per il terzo anno consecutivo continua ad essere negativo il saldo annuale assunti-licenziati nelle imprese con meno di 50 dipendenti monitorate dalla CNA di Modena. Un campione statisticamente rilevante di 4.561 aziende che occupano quasi 2.400 addetti Il 2004, infatti, si è chiuso con una perdita di 253 posti di lavoro, pari all,-1,17%.

Si tratta della seconda peggior performance nell’ultimo quadriennio, che conferma la difficile situazione economica in cui versa , al pari degli altri, il sistema modenese. Un dato inatteso, soprattutto se si pensa che il semestre si era chiuso positivamente, facendo sperare in un risultato ben diverso. Basti pensare che nel quarto trimestre tutti i settori, nessuno scluos, hanno fatto registrare un segno meno. E non si è trattato soltanto di un aumento dei licenziamenti (cresciuti del 5% rispetto al 2003), ma anche di un calo, ancorché estremamente contenuto, delle assunzioni rispetto ai dodici mesi precedenti (-0,15%).

Pochissimi i settori che marcano un dato positivo. Nell’ambito del manifatturiero, che nel 2004 perde il 2,32%, solo la meccanica guadagna lo 0,5%. In questa macro area i cali più marcati sono quelli che coinvolgono l’agroalimentare (-2,31%), la grafica/cartotecnica (-3,81%), e, soprattutto, il tessile/abbigliamento (-11,12%) ed il biomedicale (-10,59%). Ma mentre quest’ultimo settore viene da una crescita tumultuosa, per il tessile si tratta della conferma di una crisi che appare irreversibile. Cala anche l’edilizia, come peraltro era nelle attese, anche se il saldo assunti/licenziati si ferma al -1,69%. Cresce, invece, il commercio e turismo (+2,95%), soprattutto per ciò che riguarda quest’ultimo. Più differenziata, invece, la situazione nell’ambito dei servizi, dove accanto alla crescita nel trasporto (+3,27%), e nei servizi alle imprese (+5,81%), a conferma del consolidarsi del processo di terziarizzazione, si registra un calo nell’ambito dei servizi alla persona.