Un viaggio nella musica che parte con un concerto pasquale e continua tra la musica tradizionale irlandese e i ritmi della danza spagnola, il jazz di New Orleans e il tango argentino degli ultimi decenni, fino al klezmer ebraico e alla musica araba. “Inseguendo note libere”, infatti, è il titolo della nona edizione della stagione concertistica intercomunale “Effetto musica” che prende il via martedì 22 marzo a Mirandola, per toccare quasi tutti i comuni dell’Area Nord della provincia di Modena: Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio e San Prospero.


La manifestazione, che prevede un cartellone di dieci concerti gratuiti, è organizzatadall’Unione Comuni modenesi dell’Area Nord in collaborazione con Provincia di Modena, Gioventù musicale d’Italia, Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola e le associazioni musicali presenti in zona.

“E’ un’iniziativa destinata ad attirare soprattutto i giovani sia perché propone musiche da diverse parti del mondo sia perché mette a disposizione anche spazi diversi da quelli tradizionalmente riservati ai concerti” commenta Beniamino Grandi assessore provinciale alla Cultura, mentre per Tanja Lugli, sindaco di San Possidonio e assessore alla Cultura dell’Unione, “è opportuno evidenziare il carattere divulgativo della manifestazione che si prefigge di portare la buona musica in tutti i comuni del nostro territorio”.

“Riteniamo di avere allestito una rassegna – afferma il direttore artistico di “Effetto musica” Mirco Besutti – con un’offerta musicale ampia, multiforme, ma omogenea per qualità delle proposte e bravura dei musicisti, perlopiù giovani ma con curriculum di altissimo livello. L’obiettivo è duplice: la ricerca di un nuovo contatto con i giovani e la valorizzazione di un pubblico potenziale e diversificato, aperto anche alle suggestioni culturali più recenti”.

“Effetto Musica” prevede anche il collegamento con le scuole con lo scopo “di lavorare insieme – spiega Besutti – per inserire nei piani formativi lezioni-concerto che diano ai ragazzi il modo di incontrare la musica, di impararla, di eseguirla fin dall’età più giovane”.