In Italia, una coppia su cinque ha problemi di infertilità. Questi alcuni dei numeri legati al fenomeno secondo l’associazione di pazienti ‘L’altra cicogna’.

Le percentuali di successo dei trattamenti
E’, in media, del 20% la percentuale di successo dei trattamenti di fecondazione assistita. Il successo dipende in larga parte dall’età: è infatti pari a quasi il 40% intorno ai 24 anni, a circa il 20% a 38 anni, mentre è di poco superiore al 3% intorno ai 43 anni.

300 centri operativi in Italia
In Italia sono operanti circa 300 centri per la procreazione assistita. Sono suddivisi in centri di I livello (induzione dell’ovulazione e inseminazione), II livello (tecniche Fivet e Icsi) e III livello (tutte le tecniche e microchirurgia).
Le regioni con maggior numero di centri sono: Lombardia (58), Lazio (48), Campania (29), Piemonte (28), Sicilia (27), Veneto (24), Puglia (23), Toscana (18), Emilia Romagna (17), Sardegna (11) e Calabria (9).

I costi
Il costo delle tecniche di fecondazione assistita varia dai 2.000 ai 4.500 euro nei centri privati. Nei centri pubblici o convenzionati con il Sistema sanitario nazionale, invece, il costo di tali tecniche ammonta a circa 1.500 euro.

Per sei coppie su dieci, infertilità vuol dire malattia
Il 60% delle donne e degli uomini considera l’infertilità come una vera e propria malattia, anche se differente è la percezione di disagio che deriva da tale condizione e che colpisce il sesso femminile molto più di quello maschile (52% delle donne contro il 32% degli uomini). E’ uno dei dati emersi dall’indagine ‘Le coppie italiane e l’infertilità’, condotta da Organon Italia su 603 donne e 574 uomini loro partner attraverso un questionario somministrato presso i centri di fertilità di tutta Italia. In base all’indagine, presentata oggi in occasione di un incontro promosso dall’associazione ‘L’altra cicogna’ per tracciare un quadro della situazione ad un anno dall’approvazione della legge 40 e a due mesi dal referendum abrogativo, il 90% delle coppie intervistate non ha figli e sta tentando il concepimento da circa 4 anni. Il 29% delle donne, poi, individua la responsabilità del mancato concepimento nel proprio partner, il 26% nella propria persona e il 24% nella coppia, ma c’è anche un 14% secondo cui non esiste una ragione medica chiara a questo fenomeno. Sono comunque gli uomini ad attribuirsi una maggiore responsabilità (36% contro il 20% delle donne) in merito al problema dell’infertilità.

(Fonte: Ansa)